Enna. Emergenza rifiuti, settimana calda. Incontro con deputazione e sindaci
Enna-Provincia - 06/03/2011
Enna. Una settimana molto “calda” quella che va ad incominciare sul problema rifiuti tenuto conto che la commissione di liquidazione vuole garanzie, le stesse garanzie sulla salvaguardia dei posti di lavoro la vogliano i dipendenti di SiciliAmbiente,ora transitati all’Ato Rifiuti in caso contrario si potrebbero registrare le dimissioni della commissione di liquidazione e l’inizio di uno sciopero ad oltranza dei lavoratori con problemi di ordine pubblico. Allo stato attuale tutto è molto vago, non ci sono risposte certe, i sindaci si sono trincerati sulla difesa dei loro piani economici ridotti all’osso, senza tenere conto della raccolta differenziata, che per loro non è prioritaria, mentre nessuno dei venti sindaci, e si tratta di un dato estremamente negativo, si è fatto sentire presso la Regione, per accendere un mutuo per saldare i debiti, mutuo da pagare in dieci anni. Si parla con una certa insistenza che questa mattina, intorno alle 11, nella sala riunioni di SiciliAmbiente, si dovrebbero incontrare i deputati nazionali e regionali della provincia di Enna ed i sindaci con la possibile presenza anche di un rappresentante della Provincia regionale per cercare di trovare una soluzione che possa essere condivisa da tutti perché si sta entrando in un circolo vizioso che potrebbe provocare danni consistenti al sistema rifiuti.
La preoccupazione è tanta e ad essere molto preoccupati sono i lavoratori ecologici e gli amministrativi, il cui futuro è decisamente incerto in quanto da una parte si parla di licenziamenti per 200 persone dall’altra si parla di difendere a qualsiasi costo il posto di lavoro di tutti; si parla anche di ammortizzatori sociali per chi dovesse uscire, anche se per questo tipo di lavoratori, come ha tenuto a precisare Italia Lavoro, che è stata interpellata venerdì scorso, non ci sono ammortizzatori sociali così come non c’è mobilità. La riunione di questa mattina potrebbe risultare importante per cercare di tracciare una direttiva che si possa percorrere senza vivere nelle incertezze e nella precarietà ed in questo senso dovrebbero essere i sindaci ad iniziare a parlare con concretezza perché loro sanno benissimo che i piani economici comunali non valgono niente e che, per legge, il Piano Economico per il servizio di raccolta di rifiuti, lo deve fare l’Ato Rifiuti e quindi l’attuale commissione di liquidazione, che ha già elaborato un progetto di Piano Economico, come ha avuto modo di dire il presidente della Commissione, ingegnere Giuseppe Margiotta, piano che prevede un costo complessivo di circa 22/23 milioni di euro, sostanzialmente differente da quello elaborato dai sindaci, dove una parte importante viene assunta dalla raccolta differenziata, che consentirebbe di portare meno rifiuti alla discarica di Cozzo Vuturo, che attualmente costa sei milioni di euro, diminuirebbero le tariffe e come atto consequenziali diminuirebbero le bollette. Certo per cinque-sei mesi ci sarà un aggravio di spesa, poi la diminuzione dei costi sarà sostanziale.