Enna. Consiglio provinciale senza maggioranza

Enna. Il passaggio di Sebastiano Nicastro dall’Udc al Gruppo Federato, formato dal consigliere Michele Sutera, ex Assoutenti, di cui fanno parte già Luca Faraci e Filippo Crapanzano, evidenzia lo stato di disagio che si vive all’interno del consiglio provinciale, dopo il naufragio della coalizione di centrodestra, dopo la nomina di una giunta essenzialmente tecnica, nominata dal presidente Giuseppe Monaco, il quale ha dichiarato di non avere una maggioranza che lo appoggia e cerca consensi sulla base delle “cose buone” che riuscirà a fare in questo scorcio di legislatura. In effetti non esiste una maggioranza che appoggia l’attuale giunta provinciale, al massimo si arriva a nove/dieci consiglieri, mentre le opposizioni sono tante dal PdL con i suoi cinque consiglieri presidente del Consiglio compreso, dal PD con i suoi sei consiglieri, ma all’interno c’è una posizione differenziata di Paolo Buscemi e Mimmo Bannò, che sono vicini alla posizione di Elio Galvagno, Totuccio Miroddi, eletto nelle file del Psi con una chiara e netta distinzione (da sempre socialista). Salvatore Lupo, dopo essere stato eletto nelle file del Pci, ha dichiarato di essere indipendente, per cui la sua posizione dipende dall’argomento che si va a trattare e se è di interesse pubblico. L’MpA, composta da Russo, capogruppo, Catania e Cimino, allo stato attuale sono in posizione di contrasto con il presidente del consiglio provinciale, Massimo Greco, ma, sostengono la giunta del presidente Monaco. In una situazione così confusa difficile avere serenità nei consigli provinciali, che sono diventati la sede di scontro continuo tra i vari rappresentanti delle forze politiche con poca produttività. Lunedì per eleggere il vice presidente vicario, nella persona di Alfredo Colianni, c’è stata battaglia aperta con l’intervento di quasi tutti i consiglieri; è stata chiesta dal MpA una commissione di inchiesta sul comportamento del presidente del consiglio, Massimo Greco, il che sta a significare che, allo stato attuale, c’è uno scontro tra PdL ed MpA, ex alleati di inizio legislatura, e non bisogna dimenticare che la presidenza del consiglio provinciale era una delle aspirazioni del partito che si riconosce in Raffaele Lombardo. Il Gruppo federato, creato da Michele Sutera, con i suoi quattro elementi diventa uno dei gruppi più corposi del consiglio provinciale, e la sua posizione può risultare importante nell’appoggiare o meno l’attuale amministrazione provinciale.Il Partito democratico è diviso in tre, vi è il gruppo del capo gruppo Mario Alloro, che è anche segretario provinciale del partito, il gruppo Pd, composto da Buscemi e Bannò, ed PD di cui fa parte Franco Costanza. E’ chiaro che tutto questo indebolisce la presenza del Pd in seno al consiglio provinciale.