Enna. Abuso nella toponomastica!
Enna-city - 11/03/2011
Enna. In gran silenzio da parte dell’Amministrazione comunale è stata recente intitolata una via a San Josèmaria Escrivà ad Enna Bassa. Niente di particolare se dietro il silenzio non “fosse tutto un programma”, come dicono i maligni. Di fatto questa intitolazione è stato lo spunto che ha consentito al Comitato promotore per i diritti del cittadino di ritornare sulla annosa vicenda relativa la variazione di intitolazione di alcune vie storiche della città. Il comitato ricorda come proprio il consiglio comunale a fine gennaio abbia deliberato quasi all’unanimità di non dare corso a nuove intitolazioni in attesa della nomina di una commissione toponomastica che vada a risolvere le precedenti questioni ed agisca secondo quanto previsto dalla normativa sulle intitolazioni di vie e piazze. Nella lettera il comitato aveva anche chiesto l’annullamento della cerimonia di intitolazione della via in attesa della nomina della commissione toponomastica. Fa presente Gaetano Vicari, rappresentante del Comitato: “Vorremo augurarci che questa inaugurazione sia stata indetta in buona fede, dimenticando il deliberato del consiglio comunale, perché sarebbe grave, illegale e non corretto nei riguardi di altri personaggi in attesa di avere intitolata una via e dello stesso consiglio. Pertanto si ribadisce ancora una volta il rispetto di tutte le persone senza discriminazioni o preferenze da parte di questo comitato come base per l’interpretazione dell’azione da noi intrapresa che intendiamo come atto di giustizia e legalità”.
L’Assessore Savarese ha subito rilasciato una dichiarazione sulle recenti polemiche innescate dopo la cerimonia di intitolazione di una via di Enna Bassa al Fondatore dell’Opus Dei, San Josemaría Escrivá de Balaguer: “come cattolico, prima ancora che come amministratore, sono rimasto profondamente turbato da questa ennesima polemica, che non risparmia nemmeno una figura che dovrebbe, al contrario, ispirare ben altre azioni a chi ritiene di muoversi nell’interesse e in nome e per conto della collettività”. “Mi basta ricordare – conclude Savarese – a questi ripetitivi polemisti che la targa commemorativa posta dall’Amministrazione Comunale evidenzi come San Josemaría Escrivá sia colui che invita a ricercare la santità nella vita ordinaria e che far bene e con coscienza il proprio lavoro sia un principio fondamentale della sua dottrina, al quale tutto faremmo bene ad ispirarci”.
n.d.r: ci dispiace leggere nella dichiarazione dell’Assessore Savarese: “questi ripetitivi polemisti” ed essendo a conoscenza di tutti, ma proprio tutti, i cittadini la mancanza di rispetto per usi, costumi e tradizioni ennesi da parte di chi dovrebbe amministraci, non è consentito, anche – in modo arrogante – offenderci.