Enna. Consiglio provinciale in pieno caos

Enna. Ci sono state reazioni inconsulte da parte dei rappresentanti delle forze politiche che sono presenti in consiglio provinciale, un consiglio provinciale in notevole difficoltà sia come organismo generale sia anche come rappresentante di forze politiche. In effetti il consiglio è in pieno caos e lo dimostra il fatto che nella riunione di lunedì pomeriggio si è discusso per quattro ore, un vero e proprio dibattito politico sulla elezione del vice presidente vicario, diventato l’unico punto all’ordine del giorno perché la mozione sulla situazione delle scuole in provincia è stata rinviata per l’assenza dei consiglieri che avevano firmato la mozione. Di questa riunione, costata parecchio alle casse della Provincia regionale, se ne poteva fare anche a meno, qualche consigliere (MpA) lo ha detto chiaramente nel corso del dibattito politico. Il fatto è che in Consiglio provinciale non esiste più niente a livello politico,perché non ci sono più maggioranza e minoranze, e questo aiuta il presidente Monaco e la sua giunta tecnica perché consente loro di lavorare in pace, anche se le critiche vengono da tutte le parti. Indispettito il capogruppo del Pd, Mario Alloro, che è anche segretario provinciale del PD, perché si è sostenuto che in consiglio ci sono tre Pd. Lo dimostrano i fatti e gli atteggiamenti e lo sanno tutti che Paolo Buscemi e Mimmo Bannò sono vicini ad Elio Galvagno, così come Franco Costanza,ex sindaco di Villarosa, che è vicino a Letta. Totuccio Miroddi fa presente di collocarsi certamente tra le forze politiche di opposizione all’Amministrazione Monaco con una chiara e netta distinzione tra quelle forze di centrosinistra che, di fatto, avallano molte scelte della maggioranza. I consiglieri del MpA, ed in particolare Giuseppe Cimino, sono partiti, con diversi interventi, all’attacco del presidente del consiglio provinciale, Massimo Greco. Cimino ha criticato l’atteggiamento del presidente del consiglio, ha criticato come ha gestito le dimissioni di Alfredo Colianni e la nuova elezione dello stesso Alfredo Colianni , è stato chiesto di costituire una commissione che possa chiarire del perché del ritardo nelle dimissioni del vice presidente vicario, ed è notorio che l’MpA, vicino al presidente Monaco, vorrebbe la presidenza del consiglio.