Enna, lavoratori ecologici bloccano discarica Cozzo Vuturo
Enna-city - 23/03/2011
Enna. Stato di agitazione da parte dei lavoratori ecologici per il mancato pagamento delle spettanze arretrate, ma anche per il futuro molto incerto, lavoratori della discarica che ieri mattina per quasi cinque ore hanno bloccato l’attività di raccolta dei rifiuti nella discarica di Cozzo Vuturo. Una protesta concreta perché gli stessi non ricevono il pagamento degli stipendi da diversi mesi, per cui hanno voluto far sentire la loro voce e le loro esigenze. Sul posto si sono portati i rappresentanti sindacali per sentire le loro ragioni, che porteranno oggi sul tavolo del commissario regionale, ingegnere Amato, nella speranza che agli stessi venga pagato almeno uno stipendio. Ci sono comuni come Assoro dove gli stipendi mancano da quattro mesi, in altri comuni da tre e così via. La situazione in provincia di Enna non è delle migliori perché in quasi tutti i comuni i lavoratori sono in stato di agitazione e non sempre il servizio viene svolto nel migliore dei modi. Ad Enna la raccolta dei rifiuti è a singhiozzo non tanto per la stato di agitazione dei lavoratori quanto per la mancanza di mezzi. Infatti, ad Enna sono attivi appena due mezzi per la raccolta dei rifiuti ed è evidente che, in queste condizioni non è possibile smaltire i rifiuti, lo si deve fare per zona ed allora vi sono quartieri, come la zona Monte tra via Dello Stadio e via Libertà, che da giorni non hanno visto lo svuotamento dei cassonetti con tutte le conseguenze del caso. Sino a quanto non saranno messi in esercizio i nuovi mezzi acquistati dall’Ato Rifiuti, la situazione della raccolta,nel capoluogo, rimarrà in uno stato precario. Il personale tutto, comunque, aspetta che i sindaci facciano chiarezza su tutta la situazione perché ancora una volta si deve registrare il fatto che tra i sindaci e la commissione di liquidazione c’è una sostanziale differenza nel costo dell’esercizio che i sindaci vorrebbero effettuare con appena 19 milioni di euro, mentre l’Ato Rifiuti e quindi la commissione di liquidazione, presieduta dall’ingegnere Giuseppe Margiotta, che ha elaborato un piano di intervento, sostiene che sono necessari da 22 a 23 milioni di euro perché c’è da attivare e con procedura di urgenza la raccolta differenziata che è l’unica che potrebbe migliorare la situazione sia dal punto di vista economico sia anche dal punto di vista della qualità del servizio in quanto più raccolta differenziata meno rifiuti che vanno in discarica e di conseguenza meno costi, ma questo è un linguaggio che i sindaci ancora non riescono a capire.