Formazione Cgil e Flc: stabilire criteri oggettivi per mobilità per evitare ambiguità
Enna-Cronaca - 27/05/2011
Cgil e Flc siciliane hanno scritto al presidente della regione per sollecitare “un tavolo politico nel cui ambito stabilire criteri oggettivi di valutazione per la mobilita’ negli enti di formazione professionale. Questo- sottolineano nella nota a Lombardo- per non dare spazio ad ambiguita’ e opportunismi che finiscano con lo scaricare sull’amministrazione regionale e sui lavoratori i costi di cattive gestioni ”. “Si sta verificando – scrivono Mariella Maggio, segretaria generale della Cgil Sicilia e Giusto Scozzaro, segretario della Flc regionale- l’avvio delle procedure di mobilita’ da parte degli enti per un numero di lavoratori superiore fino al 30% rispetto alle previsioni legate ai tagli al comparto. In questo contesto- aggiungono- l’esame congiunto preliminare alla mobilita’ si sta rivelando sempre piu’ difficile, per l’assenza di dati e parametri certi”. Da qui la richiesta di Cgil e Flc all’esecutivo regionale di “criteri oggettivi”. Pochi giorni fa Cgil e Flc avevano gia’ denunciato “la tendenza di alcuni enti a disattendere l’accordo del 14 aprile. Un’intesa- affermano Maggio e Scozzaro- che avendo una portata riformatrice forte presuppone un’assunzione di responsabilita’ di tutti riguardo a un settore in profonda crisi, a partire dal governo regionale che deve accelerare le procedure di erogazione dei finanziamenti. Cosa che non sta accadendo- rilevano- col rischio che questa riforma dalla gestazione difficile e dal parto travagliato resti al palo. Per questo- ribadiscono- chiediamo vigilanza e regole certe”. Sull’impugnativa del commissario dello stato di una parte della legge sulla formazione, Cgil e Flc rilevano che “per quanto si tratti di una norma che avrebbe una utilita’, avevamo gia’ sollevato il dubbio che una legge regionale potesse andare in deroga a una legge dello stato”.