Enna. Nella vicenda della violenza alla ragazzina tredicenne nel parco della Torre di Federico, venerdì 20 maggio, è intervenuta la Procura della Repubblica di Enna che ha presentato ricorso al tribunale di Libertà di Caltanissetta, chiedendo il divieto di dimora a Enna per lo studente universitario Florin B., di 24 anni, residente a Delia. Il ragazzo era stato scarcerato lunedì 23 maggio con l’obbligo imposto dalla commissione collegiale della firma quotidiana in Questura in attesa del processo che si celebrerà il prossimo 6 luglio.
Il procuratore Calogero Ferrotti e il sostituto Marco Di Mauro hanno chiesto un provvedimento che eviti il rischio di reiterazione del reato ed è per questo che ha sollecitato chiesto l’allontanamento da Enna, richiesta che era stata fatta dall’avvocato Gabriele Cantaro, difensore della tredicenne. La richiesta viene avanzata per scongiurare ogni pericolo di incontri tra la vittima e il giovane, quindi una questione di sicurezza, per evitare incontri che possono risultare pericolosi. A chiedere il divieto di dimora era stato già il pm Di Mauro nel corso dell’udienza di convalida dell’arresto, ma i giudici applicarono per il giovane un provvedimento meno duro, anche per consentire al ragazzo, che è iscritto all’università Kore, di frequentare le lezioni.
Si tratta di un «bravo ragazzo, appartenente a una buona famiglia», ha detto al termine dell’udienza l’avvocato difensore Diego Giarratana del foro di Agrigento. Il legale ha anche evidenziato che non si tratta di «un mostro» ma di un ragazzo «che non ha precedenti penali, né precedenti di polizia». Florin B. è nato in Romania e da oltre quindici anni vive a Delia. A intervenire nel parco della villa Torre di Federico erano stati gli agenti della squadra mobile, coordinati dal dirigente Giovanni Cuciti, a seguito di chiamata telefonica della madre della ragazzina. La tredicenne riferì agli agenti di avere detto di no alle avance del ragazzo, ma che Florin le sarebbe saltato addosso, tentando di spogliarla, mordendola e baciandola.
A confermare questo racconto sarebbero le escoriazioni al collo e alle braccia della ragazza, riscontrate al pronto soccorso dell’ospedale, alcune delle quali confermerebbero anche il fatto che, quando la tredicenne si stese, perché completamente ubriaca dalla vodka bevuta, sarebbe stata trattenuta per terra. Il racconto del ragazzo è totalmente diverso in quanto ha dichiarato di essersi portato nel parco della villa, di avere incontrato le due ragazze alla Torre e si è giustificato dicendo che sarebbe stata la ragazza a baciarlo. Ha ammesso di avere ricambiato le effusioni ma non pensava che si trattasse di una tredicenne, pensando che la ragazza fosse molto più grande.