Furti grondaie di rame nel cimitero di Enna
Enna-Cronaca - 14/06/2011
Enna. Neanche le grondaie dei cimiteri hanno pace perché i ladri cercano il rame dappertutto visto che il suo valore nel mercato nero è salito parecchio, si parla di cinque euro al chilo ed in qualche caso anche sei euro. La settimana scorsa questo gruppo ha preso di mira il cimitero del capoluogo ennese dove ha fatto razzie di grondaie. Secondo una prima stima i furti sarebbero una decina e già alcuni proprietari delle tombe che si trovano nella parte bassa del cimitero, quella meno sorvegliata, hanno fatto delle denunzie, altri neanche sanno che le grondaie delle loro tombe sono sparite. Si parla che del rame rubato si sta interessando anche la criminalità organizzata ed i ladri sono la sua longa manus.
“Ho presentato la mia denuncia ai carabinieri e so che anche altre persone l’hanno fatto”. A dichiararlo la signora Rosa, che parla di diversi casi. “Spero che tutti vadano a controllare – prosegue la donna – perché me ne sono accorta sabato mattina, ma non so esattamente quando i furti sono accaduti”. La denunzia è stata presentata alla stazione dei carabinieri del capoluogo ed il capitano Luca Ciabocco, comandante la compagnia di Enna mantiene il più assoluto riserbo sull’accaduto. Chi è stato già al cimitero sostiene che i ladri hanno razziato numerose cappelle. “Io ho visto altre cappelle danneggiate – continua la signora Rosa – ma bisogna fare degli accertamenti più completi per sapere quante sono state le tombe che hanno subito il furto delle grondaie“.
L’attività dei ladri di rame, sino a qualche anno fa, era diretta ai fili della corrente elettrica che alimenta le azienda agricole; due settimane fa un rumeno di 53 anni è stato trovato mentre cercava di portarsi via il rame da un’impresa che si trova nell’area industriale di Dittaino, due anni fa, alcuni presunti affiliati a Cosa Nostra, poi scoperti dalla polizia nell’inchiesta Green Line, avevano fatto del furto di rame un’attività molto redditizia, finalizzata a finanziare i boss che si trovano in carcere da parecchio tempo e a pagare gli avvocati dei detenuti. Da tempo è stata chiesta per il cimitero la installazione di videocamere di sorveglianza, per cercare di evitare gli scippi delle borse alle persone anziane e sono stati diversi. Anche il parcheggi antistante il cimitero lo scorso anno furono bersaglio dei ladri, che rompendo i vetri delle auto si appropriavano di telefonini e di altro materiale che trovavano all’interno delle auto in sosta.