Enna. Agenzia del territorio al lavoro per catastare i fabbricati abusivi
Enna-Provincia - 09/07/2011
Portano la casacca di operatori dell’Agenzia del territorio di Enna, i funzionari che in questi giorni stanno passando al setaccio tutte le costruzioni abusive rilevate da panoramiche aeree, per stimolare i proprietari alla regolarizzazione catastale. Le operazioni vengono coordinate dall’ing. Sebastiano Panebianco, direttore dell’Ufficio del territorio di Enna, in collaborazione con l’ing Salvatore D’Agostino. A parlare del progetto la referente territoriale per la comunicazione dell’Agenzia del territorio regionale della sede di Messina Felicia Ciccolo: “l’Agenzia del Territorio, si trova oggi in una fase piuttosto avanzata nella ricerca, sul territorio siciliano, di quegl’immobili non accatastati e quindi consentire una veloce regolarizzazione di questi fabbricati. Quelli dell’agenzia, iniziati sin dal 2005, sono progetti finalizzati al recupero dell’evasione legata al mancato accatastamento di molti fabbricati. Sono stati effettuati dei rilievi fotografici di “ortofoto” del territorio, accertando il rifiorire di nuove costruzioni mai registrate al catasto. Per i fabbricati da regolarizzare sono stati redatti e pubblicati, dal 2007, elenchi sia nella gazzetta ufficiale che nell’albo pretorio dei comuni. Le ultime pubblicazioni risalgono a dicembre 2010 e la normativa attuale ha autorizzato l’Agenzia ad attribuire già una rendita catastale presunta sui fabbricati rilevati, nelle more anche che i proprietari dei fabbricati provvedano all’accatastamento. Questa rendita presunta – chiarisce Ciccolo – viene attribuita previo sopralluogo sulla panoramica esterna dell’immobile in questione. Per maggiori informazioni basta visitare il sito www.agenziaterritorio.gov.it . Per la regolarizzazione c’era una scadenza fissata per il 30 aprile 2011, ma à chiaro, che ancora oggi, con una dichiarazione spontanea si potranno evitare gl’inasprimenti delle sanzioni. Non sono tenuti ad adempimenti, i proprietari che: hanno già censito l’immobile al catasto; che l’abbiano fatto anche dopo la pubblicazione sulla Gazzetta; che il fabbricato sia stato già demolito; che la tipologia del fabbricato non richiede l’accatastamento; non esista alcun fabbricato sul terreno indicato. Con il modello “segnalazione di anomalie” scaricabile sul sito dell’agenzia del territorio competente si può segnalare lo stato delle cose e chiarire la propria posizione”.
Carmelo Di Marco