Enna: Riapre il museo Varisano ma è part time; silenzio sull’Alessi
Enna-city - 17/07/2011
Molta delusione e tante critiche per l’apertura del museo Varisano da lunedì a venerdì dalle 9 alle 13, con chiusura nel fine settimana, vale a dire nei giorni in cui il museo potrebbe essere meta di visite da parte di turisti italiani e stranieri, ma anche l’orario dalle 9 alle 13 non è dei più felici se si vuole veramente che il museo venga visitato dai turisti, che vengano apprezzati i tesori che il museo contiene nel suo interno.
Certo l’organico del personale della Soprintendenza ai Beni Culturali non ha un numero sufficiente per poter organizzare un orario d’apertura più duttile e più rispondente alle esigenze dei visitatori, ne ci sono possibilità che l’organico possa aumentare. In questo senso l’assessore regionale ai Beni Culturali, Sebastiano Messineo, interpellato ha mostrato una certa fiducia ed ha dichiarato che il problema è presente e lo si cercherà di risolverlo. Allo stato attuale si potrebbe pensare a dividere le quattro ore, due al mattino e due al pomeriggio, ma è nelle continuità dell’orario di apertura che può portare una quantità maggiore di visitatori. E’ un problema che la Soprintendente ai Beni Culturali, Fulvia Caffo, e dell’architetto Francesco Santalucia, che ha curato l’allestimento del museo dovranno valutare perché importante per la valorizzazione di un museo che ha tanti reperti archeologici di qualità, che testimoniano la storia della provincia di Enna.
Qualche amministratore e qualche esperto hanno suggerito di utilizzare personale esperto che opera nel volontariato culturale, che potrebbe effettuare un servizio di sorveglianza, allungando di parecchio l’apertura del museo.
L’altro problema di una certa importanza, sempre in fatto di musei, la chiusura da sei anni del museo Alessi, uno dei più ricchi musei siciliani di reperti di importanza storica. Vero è che il museo è di proprietà della Fabbriceria del Duomo, ma è un errore culturalmente grave continuare a lasciarlo chiuso con conseguenti danneggiamenti delle opere e dei tesori che si trovano all’interno del museo. In questo senso il vescovo di Piazza Armerina, monsignor Michele Pennisi, potrebbe anche intervenire per cercare di dare un avvio all’apertura del museo visto che monsignor Francesco Petralia è deciso a tenerlo chiuso sino a quando non saranno concretizzate le sue richieste. Comune capoluogo e Provincia regionale con i rispettivi assessorati non possono rimanere in silenzio davanti ad una situazione che penalizza in maniera notevole il territorio.
La chiusura del museo Alessi per sei lunghi anni è un insulto alla cultura di tutto il territorio provinciale e qualcosa bisogna farla e subito.