Enna. Confederazione Kore su modifiche dello Statuto dell’Università

Enna. Le modifiche dello Statuto dell’Università Kore saranno al centro dell’ordine del giorno del Consiglio d’amministrazione dell’ateneo che si svolgerà quest’oggi. Per l’occasione è intervenuta la Confederazione Kore, una realtà associativa studentesca attiva da anni nel tessuto universitario ennese, legalmente costituita e registrata all’interno dell’Università Kore e che oggi conta all’interno dell’Assemblea dei Rappresentanti degli Studenti quattordici consiglieri.
“Premettiamo che lo statuto dell’UKE, a nostro parere, presenta norme castigatrici dei diritti degli studenti, in quanto, i più alti rappresentanti degli stessi, i consiglieri dell’ERSU e il consigliere di amministrazione, non vengono eletti direttamente dagli studenti, ma indirettamente dall’Assemblea dei rappresentanti degli Studenti, così negando quella democrazia diretta che rappresenta la massima espressione della loro volontà”. I rappresentanti della Confederazione chiedono “l’espressa previsione di tre rappresentanti degli studenti tra i membri che compongono il CdA”, l’equiparazione del Cda con all’Assemblea generale; la presenza dei rappresentanti degli studenti, in un numero auspicabile di cinque al Consiglio di facoltà; massimo due mandati per il preside di facoltà; non aumentare il numero dei Rappresentanti per ogni singolo Corso di Studi.
I soci della Confederazione Kore chiedono inoltre “la previsione di istituzioni di fasce di reddito per gli studenti universitari, al fine di agevolare gli stessi alla prosecuzione degli studi e maggiore rispetto per gli studenti che vogliono essere partecipi della gestione e crescita dell’Università Kore, attraverso un sistema elettorale di democrazia diretta”. In conclusione hanno affermato che “queste modifiche , così date allo Statuto dell’Uke sono un imbroglio vero e proprio per gli studenti tutti, in quanto si concede agli stessi di entrare a fare parte del Senato Accademico, ma allo stesso tempo si svuota tale organo di tutti i suoi poteri, allargando invece a dismisura i poteri del Consiglio di Amministrazione, dal quale viene addirittura espunto l’unico rappresentante degli studenti, per di più eletto con una grande carenza democratica come sopra esplicato”.
William Savoca