I costi della politica a Cerami

Cerami. La politica locale, quella deputata ad amministrare la cittadina ceramese, ha un costo, messo in conto l’anno 2010, che si aggira intorno ai 40 mila euro. I rappresentanti chiamati a ricoprire le funzioni elettive municipali percepiscono un’indennità mensile rapportata alla loro carica. Al sindaco è riconosciuto il pagamento, una sorta di stipendio, fissato dalla normativa regionale per classe e popolazione dei comuni, pari a 1.510,16 euro al mese, il cui ammontare, riferito a Pitronaci si dimezza in quanto già insegnante. L’onorario che si applica al vicesindaco, Michele Mongioj, corrisponde alla misura al 55% dell’indennità prevista per il sindaco, che, decurtata del 50% (in quanto lavoratore dipendente non in aspettativa), arriva a sfiorare il costo di 5 mila euro all’anno. L’indennità attribuita degli altri assessori comunali (45% di quella spettante al sindaco), anch’essa ridotta e valutata al minino, supera di poco la spesa annua complessiva di 12 mila euro. In termini economici, la presidenza del Consiglio comunale si traduce ad un valore annuale, per l’esercizio della carica, rimunerato spettante per 8 mila euro e passa. Invece che indennità, ai restanti undici consiglieri comunali è pagato un gettone di 20,13 euro per ogni presenza in consiglio od in commissione, per un onere presuntivamente quantificato in circa 4.600 euro. Tirate le somme, ai contribuenti ceramesi, l’impegno politico dei loro eletti ha un costo di circa 38 mila euro, cui si aggiungono gli emolumenti variabili per rimborso missioni e spese auto.
C.L.