Assemblea pubblica degli studenti del Majorana di Troina

E’ stato un bell’esempio di civile dibatto democratico la manifestazione, con corteo per le principali vie del paese ed assemblea pubblica nella palestra comunale “Don Pino Pugliesi”, organizzata dagli studenti dell’IISS Ettore Majorana per protestare contro la riforma della scuola del ministro Mariastella Gelmini. Gli studenti che hanno promosso la manifestazione di ieri giudicano negativamente la riforma Gelmini, ma hanno voluto confrontare le loro opinioni anche con chi la pensa diversamente da loro come l’assessore provinciale alla pubblica istruzione, Dario Cardaci, ed il presidente del consiglio provinciale, Massimo Greco. Ha introdotto l’assemblea nella palestra comunale Simone Amata, che ha criticato i tagli alle risorse destinate alla scuola pubblica. Greco ha messo in evidenza il ruolo cruciale della scuola intesa come luogo di formazione della classe dirigente. Fabio Venezia, consigliere comunale Pd, ha espresso il timore che il vero obiettivo della Gelmini e del governo Berlusconi non è la riforma ma il ridimensionamento delle scuola pubblica perseguito con i tagli dei finanziamenti ed i licenziamenti del personale docente ed assistenza tecnica ed amministrativa (Ata). Fabio Siciliano, consigliere comunale Pdci, ha richiamato l’attenzione sullo stato in cui versano gli edifici scolastici della scuola media superiore sparsi nei 20 Comuni dell’Ennese di cui è compente la Provincia Regionale, che abbisognano di interventi di manutenzione. E’ da 10 anni ospitato in un edificio destinato originariamente a residenza privata il liceo di Troina, che dei tre indirizzi di studio dell’IISS Ettore Majorana è quello che ha il maggiore numero di studenti rispetto ai corsi per geometra e ragioniere. Per l’affitto la Provincia Regionale paga circa 70 mila euro l’anno. Gli studenti, con una petizione popolare sottoscritta da circa 800 cittadini, chiedono la costruzione di un edificio dove il liceo possa trovare una degna sistemazione. L’assessore Cardaci ha fatto un intervento molto articolato dichiarando di condividere buona parte della riforma Gelmini perché semplifica il sistema scolastico, che negli anni passati ha visto moltiplicare gli indirizzi di studio per ragioni che non avevano a che fare con la scuola ma con le esigenze di creare posti di lavoro. La scuola come una sorta di ammortizzatore sociale. Cardaci, che ha manifestato la sua preferenza per una scuola regionalizzata, della riforma Gelmini ha detto di apprezzarne il tentativo di mettere la scuola in stretto rapporto con il mercato del lavoro. Ha infine annunciato che la giunta provinciale di cui fa parte destinerà all’edilizia scolastica ed alla viabilità l’80% delle risorse del bilancio provinciale. E’ infine intervenuto l’assessore comunale Salvatore Linguanti, che ha indicato nelle politiche sindacali una delle cause principali del malessere che vive il sistema scolastico italiano.
Silvano Privitera