Troina. Richiesta intitolazione via cittadina al sen. Giuseppe Roberto Grippaldi

Troina. Il consigliere comunale Salvatore Barbirotto della Lista Scorciapino chiede al presidente del consiglio comunale, Giovanni Suraniti (Pd), di inserire, nell’ordine del giorno della prossima seduta del consiglio comunale, la mozione per l’intitolazione di una via cittadina al sen. Giuseppe Roberto Grippaldi, nel decennale della sua scomparsa il 3 agosto 2000, all’età di 59 anni, per un incidente stradale, “in segno di gratitudine per il suo impegno politico e professionale al servizio della comunità troinese”. Grippaldi è nato a San Caldo nel 1941, ma viveva a Gagliano Castelferrato. Avvocato di professione ed imprenditore agricolo, è stato senatore della Repubblica e deputato all’Assemblea Regionale Siciliana (ARS) di Alleanza Nazionale. Barbirotto cita due motivi per cui il sen. Grippaldi merita di essere ricordato da Troina con l’intitolazione di una via. Nel 1999, d’intesa con l’on. Speziale, allora dei Democratici di Sinistra ora del Partito democratico, Grippaldi ha sottoscritto e proposto all’approvazione dell’ARS la legge per il trasferimento ai Comuni, nel cui territorio ci sono dei giacimenti di idrocarburi sfruttati dalle compagnie petrolifere, di parte dei canoni che le compagnie petrolifere pagano alla Regione Siciliana. La proposta di legge fu approvata dall’ARS. Grazie a quella legge regionale, la n. 10 del 1999, il Comune di Troina riceve ogni anno una somma cospicua per lo sfruttamento dei giacimenti di idrocarburi ricadenti nel suo territorio. L’altro motivo per il quale Barbirotto ritiene sia giusto che Troina ricordi Grippaldi, ha a che fare con la Festa dei Rami. E’ una vicenda molto singolare scaturita da un equivoco sorto attorno ad un’antica festa popolare troinese. Era il 1996 quando Grippaldi, come avvocato, difese i Ramara in Tribunale dall’accusa di aver sparato degli innocui colpi di schioppo a salve durante la sfilata. L’avv. Grippaldi riuscì a convincere i giudici che quegli spari di schioppo a salve, con cartucce riempite di crusca, facevano parte della tradizionale Festa dei Rami di origini antichissime e che non avevano mai fatto male a nessuno. Barbirotto chiede inoltre all’amministrazione comunale di organizzare “un’apposita iniziativa pubblica per ricordare la figura e l’impegno politico e professionale di dell’illustre politico ennese”.

Silvano Privitera