Troina. Affollata assemblea pubblica per ripristino SS 575

Troina. Promossa dal Comitato Cittadino Troinese, si è svolta sabato sera, in piazza Falcone e Borsellino, l’assemblea pubblica per sollecitare il rapido avvio dei lavori di manutenzione straordinaria della strada statale 575 Troina-Ponte Maccarrone lunga 33 kg. Erano un centinaio i cittadini che hanno partecipato all’assemblea. In un piccolo paese come Troina, che conta 9.730 abitanti, non sono pochi 100 cittadini che si riuniscono in una grande piazza per discutere dei problemi della loro comunità. Ma non sono molti, se si pensa alla gravità del problema al centro della discussione. Quest’aspetto è stato sottolineato da Luigi Bottitta del Comitato Cittadino Troinese, e da Fabio Venezia, segretario del Pd, Nuccio Maccarrone, segretario dell’Mpa, e da Fabio Siciliano, consigliere comunale del Pdci. Tutti hanno avuto parole di apprezzamento per l’iniziativa promossa dal comitato cittadino. Bottitta, Venezia, Maccarrone e Siciliano hanno sottolineato quanto sia importante per lo sviluppo economico dell’area nord dell’Ennese un’efficiente rete di strade. Constatata l’inefficacia delle iniziative istituzionali a risolvere il problema della 575, è venuto fuori dalla discussione l’idea di uno sciopero cittadino, che coinvolga anche ceramesi e capitini. Per Troina, Cerami e Capizzi, la 575 è di vitale importanza perché è la strada di collegamento rapido con Catania. Dal 19 febbraio di quest’anno, per un’estesa frana che ne ha travolto alcuni tratti, la 575 è chiusa al transito veicolare. A giorni, l’Anas dovrebbe riaprire al transito veicolare questa strada con delle limitazioni, in attesa che inizino i lavori di manutenzione straordinaria. Ma quello che adesso troinesi, capitini e ceramesi temono è che questi lavori di manutenzione straordinaria ritardino ad iniziare. Se l’Anas non fa presto a bandire la gara per appaltare questi lavori, è molto probabile che, quando arriverà l’inverno, non li potrà iniziare. E da queste parti l’estate non dura molto. Se ne riparlerà a primavera del prossimo anno. Ed è questo che non vogliono i cittadini dei tre Comuni nebroidei. Essere costretti a passare su una strada di importanza vitale percorribile con delle limitazioni ancora per un altro anno, è una sgradevole esperienza che viene vissuta come una vera e propria iattura da chi deve farla per le più varie necessità.
Silvano Privitera