Piazza Armerina. “Ma che lavoro fanno gli operai dei cantieri di servizio?”

Piazza Armerina. “Perché non è stata tagliata l’erba nel giardino Carmelo Scibona?”. Con questa domanda si apre la dura nota del presidente del comitato del quartiere Monte Filippo Rausa: “Se questa è il risultato dei cantieri di servizio, la politica ha fallito per l’ennesima volta il bersaglio”. Il presidente del comitato Monte Rausa spiega le ragioni che l’ho hanno spinto a chiedere ufficialmente all’assessore Di Prima spiegazioni sull’impegno di tre operai per pulire l’unico polmone verde nel cuore del centro storico.
“In questo giardino – dice Rausa – che prossimamente dovrebbe ritornare ad ospitare alcuni giochi ludici per i bambini, come più volte affermato dall’assessore al verde pubblico Giuseppe Di Prima, la scorsa settimana sono stati impegnati, per tre giorni, tre operai dei cantieri di servizio. Il Giardino Carmelo Scibona, che corre lungo via Floresta, via Sant’Anna è suddiviso in cinque grandi aiuole all’interno delle quali “resistono” alcuni giochi per bambini, o per meglio dire ciò che rimane delle altalene poste nel 2003 dall’allora Amministrazione comunale, su nostra iniziativa. Ebbene, nelle foto che abbiamo fatto nei giorni scorsi si può notare l’audace lavoro frutto del sudore di ben tre operai che per tre giorni non si capisce cosa abbiano fatto in detto Giardino. Non ci risulta – continua Filippo Rausa – che le grandi aiuole fossero ricoperte da chissà quale e quanta vegetazione, tale da dovere impiegare tre lunghi giorni per il taglio di tutta questa foresta di erba; ma fatto ancor più curioso è notare come tale lavoro sia stato fatto con negligenza e superficialità, infatti le aiuole risultano ancora sporche e piene di erba. Noi – continua Rausa – non vogliamo criminalizzare niente e nessuno, non vogliamo ne conoscere, ne sapere chi sono gli operai impiegati in questo compito, non ci interessa, ma una cosa è chiara a tutti: così non si va da nessuna parte; se questo è il risultato dei cantieri di servizio, la politica ha fallito per l’ennesima volta il bersaglio. Se la Legge Regionale prevede che i beneficiari devono espletare le attività di servizio a supporto degli Uffici comunali, in questo caso per la manutenzione del verde pubblico ed altro, perché quel poco che c’è da fare non viene eseguito a regola d’arte? E perché nessuno dell’Ufficio tecnico comunale va a verificare lo stato del lavoro prodotto da questi operai?”.

Guglielmo Bongiovanni