Assoro. Commissione consiliare su problematica gestione servizio idrico

Giovedì si è riunita presso il comune di Assoro la commissione consiliare istituita per affrontare le problematiche che negli ultimi tempi si sono verificate nella gestione del servizio idrico, il tutto in riferimento anche all’esito del referendum sull’acqua bene comune. La commissione composta da Giunta Franca, Muratore Maurizio, Tamburella Angelo, Calandra Gaetano e Giuseppe Bruno ha dibattuto le problematiche relative ai disservizi che nella realtà assorina i cittadini sono costretti a subire a seguito delle continue interruzioni e dei guasti che si verificano nonostante una condotta che sostanzialmente può essere considerata nuova. La situazione è vissuta dai cittadini con un certo malumore visto che quando il servizio era gestito dal comune questo era efficiente ed economico. Nei lavori della commissione sono emerse sostanzialmente due posizioni , la prima evidenziava le irregolarità nell’aggiudicazione della gara e con esso la decadenza dell’appalto in base alle ultime sentenze della Cassazione a sezioni unite; la seconda metteva in evidenza i disservizi creati dalla gestione dell’acqua e la conseguente messa in mora della società che gestisce il servizio. Certamente sono due strade che tendono al recupero del servizio alla gestione del comune ma evidentemente il primo mira ad una sollecita soluzione del contratto attraverso un contenzioso che può durare un paio di anni, visti i tempi della magistratura amministrativa; la seconda ipotesi segue i tempi biblici della politica, per cui tutto permane immutato visto gli interessi che si sono mesi in moto nel 2003, quando una amministrazione provinciale formalizzò una convenzione con il privato per la gestione del servizio idrico. Da tenere conto che in Sicilia oltre cento comuni non hanno consegnato le strutture alle società che gestiscono il servizio e continuano con una gestione comunale evitando costi elevati e soprattutto che ci possa essere una speculazione privatistica nella gestione di un bene indispensabile alla vita dell’uomo. Sulle due ipotesi formulate dalla commissione sarà presto chiamato a dibattere il consiglio comunale in considerazione che il compito della commissione è puramente consultiva. Certamente verranno ribadite le posizioni che hanno visto il consiglio comunale spesso in contrapposizione: da una parte il consigliere Bruno che è sempre stato contro l’ATO rifiuti e l’ATO idrico e dall’altro il consiglio che con diverse sfaccettature a seconda delle appartenenze è per il permanere di una situazione che sostanzialmente non vede la soluzione dei problemi rifiuti ed acqua che affliggono i cittadini con costi elevati e servizi deficitari per il soddisfacimento delle logiche politiche svantaggiose per i cittadini. Certamente visto il risultato del referendum sull’acqua, non ascrivibile a nessuna forza politica, sarebbe opportuna una convergenza di intendi e di percorsi che possa soddisfare il cittadino che vuole al più presto possibile il ritorno dell’acqua alla gestione pubblica.