Agira, l’edificio dell’opera pia diventerà un palazzetto della salute

Agira. «Trasformare una struttura così bella in un “palazzetto della sanità” è l’obbiettivo più grande che il sindaco Gaetano Giunta e il presidente dell’Ipab Filippo Naselli si sono posti. Io come componente della commissione sanità all’Ars li aiuterò a concretizzare questo sogno». A fare queste dichiarazioni è il deputato regionale dell’Mpa Paolo Colianni in riferimento all’edificio di via Circonvallazione di proprietà dell’opera pia “Casa Diodorea” che presto sarà interessato dall’ennesimo intervento di ristrutturazione grazie ad un finanziamento regionale di 250mila euro. Un intervento che adeguerà l’enorme stabile alle norme antincendio:«Naturalmente serviranno altri investimenti per renderlo compatibile con alcune attività socio sanitarie e socio-assistenziali- prosegue l’esponente politico del movimento autonomista – per questo stiamo cercando di interloquire con diversi grandi imprenditori della sanità siciliana. Alcuni li abbiamo già sentiti e ci è sembrato di cogliere una grande attenzione da parte del mondo del business sanitario». La struttura è stata costruita negli anni ’80 e i tanti amministratori dell’opera pia e i sindaci che si sono succeduti in questo lungo periodo hanno sempre prospettato un suo utilizzo come casa di riposo per anziani. Finora alle promesse non sono mai seguiti i fatti anche a causa di diatribe politiche ed errori gestionali. Adesso però si stanno per aprire tante nuove prospettive grazie ad alcuni decreti regionali la cui uscita è attesa entro pochi mesi: «I decreti – prosegue Colianni, che ad Agira ha come referente politico l’assessore Alfonso Calandra – riguarderanno la creazione di residenze sanitarie assistite, centri per le dipendenze patologiche, centri di assistenza per immigrati e centri formativi per il settore della solidarietà». L’idea di Giunta, Naselli e Colianni è quella di destinare la struttura, che ha diversi piani, per svariati utilizzi: «per la provincia ci sono a disposizione 98 posti letto per le Rsa e alcuni potrebbero essere assegnati ad Agira -spiega il deputato- potremmo anche creare un centro per le patologie della modernità come dipendenza da internet, sesso virtuale, gioco d’azzardo e oroscopo-mania. Visto che il problema immigrazione in Sicilia è così impellente –prosegue l’ex assessore regionale- si potrebbe destinare una parte dell’edificio all’accoglienza degli immigrati». Una prospettiva del genere porterebbe una ventata di aria fresca sul fronte dello sviluppo e dell’occupazione e Colianni si dice ottimista: «Sono certo –dice- che in tempi brevissimi renderemo questa struttura efficiente e produttiva».

Luca Capuano