La carovana del Movimento dei Forconi a Troina

Troina. Erano le 14 quando la carovana del Movimento dei Forconi, guidata da Mariano Ferro, è arrivata ieri a Troina da Nicosia dove aveva fatto appena in tempo a partecipare alla manifestazione contro la soppressione del tribunale. Dopo aver il giro per le principali strade del paese, la carovana è arrivata fino a piazza Conte Ruggero inerpicandosi per le tortuose ed anguste stradine che conducono al centro storico. Le auto e i furgoncini erano tappezzati di manifesti con lo stemma (due forconi incrociati sullo sfondo dell’immagine della Sicilia) del movimento e con l’invito ai siciliani di unirsi alla carovana in giro per paesi e città della Sicilia a raccogliere adesioni per la manifestazione, che si terrà domenica, 8 luglio, a Messina, per protestare con i politici di tutti i partiti accusati di non fare nulla in fare per alleviare lo stato di disagio economico e sociale di cui soffre la Sicilia.

Erano durissimi gli slogan contro la classe politica che Mariano Ferro lanciava attraverso l’altoparlante sistemato sull’auto su cui viaggiava. Da piazza Conte Ruggero, dove non c’era spazio per posteggiare auto e furgoncini, la carovana del movimento dei forconi si è spostata verso la periferia del paese per fermarsi appena il tempo necessario per prendere un boccone in un noto bar-ristorante del paese e ripartire subito per Randazzo. La carovana è partita da Gela il 28 giugno, e prima di arrivare a Messina dopo domani, avrà percorso circa 2000 km attraversando paesi e città della Sicilia “per incontrare chi non ne può più di politici, privilegi, sprechi, corruzione, ingiustizie, burocrazia, mafia e tasse inique”, abbiamo letto nei manifesti affissi ai lati delle auto. “Non è un viaggio piacevole, con questo caldo, ma il nostro sacrificio è ripagato dalla calorosa accoglienza che riceviamo dalle popolazioni dei paesi che abbiamo attraversato”, ci ha dichiarato Mariano Ferro, che ha aggiunto “c’è tra tutti gli strati sociali della popolazione un profondo disagio da cui scaturirà, ne sono convinto, un possente movimento di protesta, se il popolo siciliano uscirà dall’apatia, supererà la diffidenza e riprenderà il mano il suo destino, ritirando la delega ai politici incapaci, per riscattare la sua dignità di popolo e quella della sua terra. E’ l’obiettivo che ci proponiamo con le nostre iniziative”.

Silvano Privitera