Piazza Armerina. A villa del Casale viene alla luce una donna chiamata “Triptona”

Una misteriosa donna chiamata “Triptona”, citata in un’iscrizione musiva inedita del IV secolo dopo Cristo, l’immagine di due sandali con infradito, un modello tipicamente usato in età imperiale romana, nuovi pavimenti decorati con tessere bianche e motivi a scacchiera. Sono solo alcuni dei nuovi mosaici scoperti dagli archeologi dell’università La Sapienza di Roma nella Villa Romana del Casale, emersi nelle ultime settimane, in un nuovo edificio termale di epoca romana che sta portando alla luce altri inattesi tesori.
La scoperta al centro di un nuovo pavimento dell’edificio termale, è quella di un’iscrizione ben conservata, realizzata con tessere bianche di mosaico su campo quadrato rosso. Si legge “Treptona bibas”, una sorta di acclamazione, in cui “bibas” sta per “vivas”: c”he tu viva”; quindi: “Treptona, che tu viva”. Il mosaico mostra anche evidenti segni di restauri antichi, sia nella bordura che nel tappeto musivo.
Individuati poi altri due capitelli marmorei di età imperiale, uno ionico e uno corinzio, reimpiegati in un muro aggiunto tra il V e VI secolo dopo Cristo, sul lato nord, quando l’edificio non era più in uso come terme. Lo stesso edificio termale era stato riutilizzato in età islamica come quartiere artigianale.