Sanità. UIL Enna: cessa screening tumore mammella

“Come era nelle previsioni: da domani cessa lo screening per la prevenzione del tumore alla mammella. Poiché l’Amministrazione dell’ASP 4 di Enna non ha dato risposta ad una nota del personale tecnico, amministrativo e di supporto interessato, con la quale si comunicava che in caso di mancato pagamento delle spettanze ad oggi maturate, lo stesso personale, purtroppo, è stato costretto ad interrompere un servizio di notevole impatto e di primaria prevenzione sulla salute della gente”. E’ quanto comunica il segretario generale della UIL FLP ennese Giuseppe Adamo, che continua: “Partito in ritardo, rispetto ai tempi dettati dall’Assessorato Regionale alla Salute, chiude in anticipo e prima di decollare con altre progettualità ed il perché non si capisce. Come non si capisce, altresì, l’ostinazione dell’Amministrazione dell’ASP a non volere retribuire il personale. E’ giusto precisare che la prevenzione dei tumori è stata fortemente voluta da chi governa la Sanità sia a livello nazionale sia a livello regionale ma evidentemente la portata di tale progettualità, in provincia di Enna, non viene probabilmente percepita”.

“Prevenzione come momento di risparmio e non solo, perché da un’accurata prevenzione si può combattere il male del secolo, infatti, dal mese di giugno ad oggi sono state effettuate circa 2000 (duemila) mammografie (con relativo carico dei referti), con una percentuale altissima di partecipazione dell’utenza, attività lavorativa svolta alla pari di strutture oramai collaudate nel tempo su scala regionale” fa presente il segretario sindacale, e specifica: “Evidentemente Enna e provincia non meritano questo. Da quando abbiamo lanciato il grido d’allarme nessuno è intervenuto, poiché il problema è solo ed esclusivamente delle fasce più deboli, perché chi ha i soldi scappa e si può permettere i migliori luminari della materia. Il silenzio assordante della Direzione Sanitaria e del Commissario Straordinario è preoccupante, dando la sensazione che il problema non li sfiori. Eppure tali progetti sono finanziati con risorse vincolate cioè con somme a destinazione vincolata per la prevenzione dei tumori ed i bisogni della salute dei cittadini, ed allora perché alla richiesta delle lavoratrici e dei lavoratori non si da risposta? Possiamo comprendere che non si da risposta alla UIL FPL, perché sindacato scomodo, ma non rispondere agli operatori sa di “sfottuta” dopo che gli stessi per circa sette mesi, tranne il mese di agosto, hanno operato nel rispetto dell’utenza sanitaria, al di fuori dell’orario di servizio, beccandosi le sue belle radiazioni, per ottemperare alla prevenzione della salute ed ai bisogni della gente”.

Ed allora cosa dobbiamo pensare. Si chiede Giuseppe Adamo (nella foto): “Che le somme probabilmente hanno preso altre strade? Che con le somme destinate ai programmi di screening sono state effettuate altre cose? Che i soggetti individuati a svolgere tale lavoro stanno sulle balle a chi governa ed allora si puniscono? Sono tante le cose che si possono pensare ma non si può scherzare ne con la salute della gente e sul lavoro delle persone. Facendomi interprete del pensiero degli operatori, posso affermare che il personale può anche “regalare”, nel senso nobile del termine e con grande senso di appartenenza all’Azienda, le prestazioni rese all’utenza e di contro, invece, i vertici dell’azienda, si dovrebbero presumibilmente vergognare. Se l’Assessorato Regionale alla Salute esiste batta un colpo e sull’ASP di Enna faccia un’attenta riflessione perché ad oggi nonostante le tante sollecitazioni fatte pervenire dal territorio per altre vicende, nessun segnale concreto”.

La UIL FPL esprime, pertanto, apprezzamento nei confronti di un gruppo di lavoro composto da professionisti che con una perfomance eccellente, contro tutto e contro tutti, anche mettendoci risorse economiche di propria tasca, hanno garantito per un periodo di tempo quelli che sono i bisogni primari per la prevenzione dei tumori dettati dal piano della salute 2010/2012. “Tutto ciò, si desume, potrebbe aver dato fastidio a qualcuno o probabilmente intaccato non si riesce a capire cosa – conclude Giuseppe Adamo – confidiamo nel neo Assessore alla Salute, dott.ssa Lucia Borsellino, affinché la stessa in uno al Presidente Crocetta possano rivedere la governance ed il management sanitario di questo territorio in tempi brevissimi”.