Sindaco di Nicosia a Consiglio comunale: ciascuno rinunci a qualcosa per mantenere qualcos’altro

Nicosia. Prende la parola il sindaco Sergio Malfitano (nella foto) e scoppia la polemica. È accaduto al Consiglio comunale durante la discussione sul carcere, che a breve dovrebbe essere chiuso. «Siamo in un momento in cui si taglia su tutto – ha affermato Malfitano – e pensare che la difesa strenua di tutto possa portare qualche risultato è una pura e semplice illusione. Dobbiamo essere realisti e capire che questo metodo non porta a nulla. Dobbiamo convocare una tavolo del territorio, discutere seriamente del futuro di questa terra e capire che ciascuno deve rinunciare a qualcosa».
«Se questa sera mancano i cittadini – ha proseguito Malfitano – non è perché sono disinteressati, ma perché sono coscienti che le assemblee i documenti e le proteste non servono a nulla, come è accaduto per il tribunale». Malfitano ha continuato, incurante delle affermazioni provenienti dai banchi del Consiglio e dal pubblico, spiegando quella che a suo parere è l’unica carta da giocare.
«Ogni città difende tutto ciò che ha, carcere, tribunale, ospedale e questo senza capire che i tagli verranno comunque praticati» ha proseguito il primo cittadino che ha poi continuato: «Io ritengo si debbano convocare tutte le amministrazioni del territorio limitrofo, compresa quella di Mistretta e arrivare ad un accordo secondo il quale ciascuno rinuncia a qualcosa per mantenere qualcos’altro. Diversamente tutti perderemo tutto».
L’attacco in Consiglio è stato pesante e il sindaco ha concluso spiegando che convocherà il tavolo tecnico. Ieri Malfitano ha voluto chiarire quella che è la sua proposta di intervento: «I tagli ci saranno. Il nostro territorio non ha padrini politici, non ha potere elettorale incisivo, quindi – ha chiarito – serve pragmatismo. Io propongo che si stili una proposta di salvezza del territorio concordata da tutti i Comuni interessati da sottoporre al prossimo Governo. Una mappa di presidi studiata per evitare che un vastissimo territorio sia condannato a morte, perché nell’arco di pochi anni così sarà». Malfitano aggiunge che se si chiede di mantenere il tribunale di Nicosia, si deve accettare la chiusura di quello di Mistretta, ma che in cambio Mistretta mantenga il carcere al quale dovrebbe rinunciare Nicosia.
«Lo stesso vale per la sanità perché i tagli alla spesa, contestabili per quanto possano essere – prosegue – ci colpiranno e quindi si deve decidere anche con Enna Piazza Armerina e Leonforte cosa difendere e a cosa rinunciare. Rinunciare tutti per mantenere tutti qualcosa. Ognuno proceda come crede, ma ricordando che scioperi, presidi e viaggi a Roma per il tribunale non hanno prodotto assolutamente nulla».