Un icona della Divina Misericordia, benedetta da Papa Francesco, farà visita alle famiglie che ne faranno richiesta

PAPA FRANCESCO: “SOLO LA DIVINA MISERICORDIA SALVERA’ IL MONDO”

Un icona della Divina Misericordia, lo scorso 2 Aprile è stata benedetta da Papa Francesco e farà visita alle famiglie che ne faranno richiesta. L’icona sarà esposta per la prima volta domenica 07 aprile presso l’Auditorium dell’Istituto Tecnico Commerciale “L. Sturzo” dove si terrà dalle ore 15 un pomeriggio di spiritualità con la presenza del vescovo Mons. Michele Pennisi. L’icona proveniente dal Santuario di Cracovia è stata presentata al Pontefice da don Lino Dio, direttore spirituale del Movimento “Fraternità Apostolica della Divina Misericordia”, dopo la concelebrazione nella Cappella della Domus Sanctae Martae. Quando il giovane sacerdote gelese, che è anche segretario di Mons. Pennisi, ha presentato al Santo Padre l’iniziativa della Peregrinatio, il Papa ha esclamato: “solo la Divina Misericordia salverà il mondo”, ricordando che domenica prossima ne sarà celebrata la festa. “Porta questa icona con la mia benedizione con l’impegno che si preghi per me”, ha riferito Papa Francesco a Don Lino.
Il messaggio della Misericordia è molto caro al Santo Padre che più volte si è soffermato su questo tema e con i suoi gesti diretti cerca di far trasparire l’attenzione verso tutti. Non è quindi un caso che il “Vescovo di Roma”, come ama definirsi Papa Francesco si insedierà proprio il 7 aprile, giorno in cui la chiesa celebra la Domenica in Albis o della Divina Misericordia. Definirsi come “vescovo di Roma” è segno di una grande umiltà e preannuncia un certo tipo di pontificato. Si tratta di una definizione originaria del successore di Pietro, che ci porta di colpo alle sorgenti, dove tutto accadde. La cattedra è simbolo della potestà di insegnamento che è una potestà di obbedienza e di servizio “Non dimentichiamo mai che il vero potere è il servizio e che anche il Papa per esercitare il potere deve entrare sempre più in quel servizio che ha il suo vertice luminoso sulla Croce” (Dall’omelia d’inizio Pontificato, 19 marzo). La Chiesa di Roma è colei che presiede nella carità tutte le chiese.
Papa Francesco ha conosciuto il culto della Divina Misericordia in Argentina, popolo molto legato al messaggio proposto da Suor Maria Faustina Kowalska, canonizzata da Giovanni Paolo II, il 30 Aprile 2000. Papa Francesco, all’indomani della sua elezione, visitando la Basilica di S. Maria Maggiore ha raccomandato ai confessori di far sentire a tutti la misericordia del Signore, perché è di questo abbraccio del Padre che ogni uomo ha bisogno, perché tutti sono segretamente feriti e soli. Così nel suo primo Angelus: “Sentire la Misericordia cambia tutto, è il meglio che noi possiamo sentire. Un po’ di Misericordia rende il mondo meno freddo e più giusto”. Abbiamo bisogno di capire questo Padre misericordioso che ha tanta pazienza con i nostri peccati. Come dice Isaia ‘se fossero rossi come lo scarlatto li renderà bianchi come la neve’. Dio mai si stanca di perdonarci. Siamo noi che ci stanchiamo di chiedere perdono”.
Il culto della misericordia poggia su due basi: la fiducia illimitata nel Padre e la misericordia incondizionata verso i fratelli. Senza queste due condizioni non si vive la spiritualità della Divina Misericordia ma si cade nel devozionismo o sensazionalismo. Questo messaggio consolante si rivolge soprattutto a chi, afflitto da una prova particolarmente dura o schiacciato dal peso dei peccati commessi, ha smarrito ogni fiducia nella vita ed è tentato di cedere alla disperazione. A lui si presenta il volto dolce di Cristo, su di lui arrivano quei raggi che partono dal suo cuore e illuminano, riscaldano, indicano il cammino e infondono speranza , per usare un’espressione di Giovanni Paolo II.
Questo argomento è radicato nella verità sugli uomini di tutti i tempi: verità sulla sua inclinazione al peccato e sul bisogno interiore di ricevere la Misericordia. L’uomo avvicinandosi a Dio rivelatosi come Padre, ha la possibilità di rivedersi con tutta la sua miseria, rendersi conto della propria colpa, supplicare il perdono. “Aprire il cuore e gustare la dolcezza del perdono: pensiamo che bello è essere santi, ma anche che bello è essere perdonati. Dobbiamo avere fiducia in questo incontro con Gesù e nella dolcezza del suo perdono”, (Omelia della Santa Messa celebrata nella Domus Sancta Martae, 26 Marzo.
Il messaggio della Divina Misericordia porta speranza al cuore di ogni uomo. “La misericordia di Dio può far fiorire anche la terra più arida, può ridare vita alle ossa inaridite. Gesù è risorto, c’è la speranza per ogni uomo, non sei più sotto il dominio del peccato, del male! Ha vinto l’amore, ha vinto la misericordia! Sempre vince la misericordia di Dio”.
Il Papa ci invita “ad accogliere la grazia della Risurrezione di Cristo! Lasciamoci rinnovare dalla misericordia di Dio, lasciamoci amare da Gesù, lasciamo che la potenza del suo amore trasformi anche la nostra vita; e diventiamo strumenti di questa misericordia, canali attraverso i quali Dio possa irrigare la terra, custodire tutto il creato e far fiorire la giustizia e la pace” (Messaggio Pasquale Urbi et Orbi, 31 marzo).