Nissoria ha ospitato “un volto per il cinema”

Il 23 giugno l’auditorium di Nissoria ha ospitato “un volto per il cinema” evento mondano interessato alla ricerca di giovani talenti cinematograficamente spendibili. Sul palco guidati da una musica adatta alle migliori passerelle sfilavano bimbi dai tre ai sedici anni. La giuria formata da tre persone, fra le quali c’era anche un regista romano da dieci anni residente a Enna, attenzionava le movenze, i sorrisi e la spontaneità dei concorrenti. I concorrenti erano stati nel pomeriggio, di quella calda domenica, preparati e doverosamente istruiti: passeggiavano e non correvano, mostravano i denti e non sorridevano, rispondevano a domande già concordate e non facevano osservazioni ingenue proprie dei bambini: logorroici e buffamente curiosi. Sul palco hanno mostrato di saper ballare, cantare e raccontare le barzellette e mentre i genitori estasiati applaudivano, ai loro ma non agli altri, il presentatore decantava le innumerevoli possibilità che il cinema e la pubblicità offrono oggi: soldi, fama e eventualmente mortificazione e umiliazione per non essere stati all’altezza delle altrui aspettative. Bellissimo, “ladri di biciclette” e altri capolavori del neorealismo postbellico hanno già denunciato le nefandezze di un mondo così effimero e luccicante… andiamo tutti a rivederli quei film, stavolta con un poco più di attenzione però.
Gabriella Grasso.