Morte dello sport a Regalbuto

“Muoiono le società sportive regalbutesi”. Il grido d’allarme è lanciato dagli stessi presidenti dei sodalizi i quali si trovano a dover fare i conti con una realtà che li costringe a dover rinunciare ad iscriversi ai prossimi campionati.” La situazione economica è insostenibile”.E’ il commento che abbiamo colto dal presidente dell’associazione sportiva “città di Regalbuto” Vittorio Di Benedetto, che fino alla scorsa stagione aveva iscritto la propria formazione nel campionato di A2 di pallamano femminile. Oltre alla pallamano altra società che dalla prossima stagione non parteciperà al campionato di C1 di calcio a cinque è quella del Rahl Butahi. Il presidente Davide Di Cataldo e il consiglio direttivo hanno dovuto fare i conti con la mancanza di contributi da parte degli enti pubblici e dalla prossima stagione “ripartiranno” dal solo settore giovanile. Ma non stanno meglio le società di basket e pallavolo. Per l’Asd Regalbuto basket il presidente Bruno Milici ipotizza allo stato attuale la rinuncia all’iscrizione al prossimo campionato di promozione mantenendo attivo il solo settore giovanile.” Ad oggi e a meno di improvvisi eventi siamo costretti a rinunciare, dopo parecchi anni, al campionato di promozione – dichiara Milici – grava la mancanza dei contributi comunali, il drastico taglio di quelli regionali e la difficoltà a reperire sponsor”.”Per la pallavolo il forse all’iscrizione al prossimo campionato di prima divisione è legato agli aumenti dei costi operati dalla Fipav. La mancata iscrizione ai campionati di categoria di almeno tre squadre potrà avere ripercussioni economiche anche a livello commerciale e turistico-sportivo. Insomma, un “grido di allarme” che proviene da un settore che fino a qualche anno fa era il fiore all’occhiello di una città che vantava la partecipazione in serie A della pallamano maschile e femminile, serie A del calcio a cinque, ma anche nella serie C1 di calcetto e serie D di basket, una città che possiede uno degli impianti sportivi più efficienti dell’isola, punto di appoggio di alcune federazioni sportive regionali, forse tra l’indifferenza della gente.
Agostino Vitale