Piazza Armerina. Omicidio Avvenia: conferma delle condanne

Conferme di condanne arrivano dai giudici della Cassazione per quelli che vengono ritenuti i protagonisti dell’omicidio di Giuseppe Avvenia, il pregiudicato armerino, sorpreso nel vecchio centro storico, inseguito tra le viuzze della zona e poi ucciso a colpi di pistola nella notte tra il 3 e il 4 ottobre del 2008. Per questo omicidio sono state confermate le condanne a carico di Giuseppe e Roberto La Rosa, condannati rispettivamente a 17 e 16 anni di reclusione, da tempo era passata in giudicato la condanna a 16 anni per Aldo Consoli, detto “lo scienziato”, reo confesso di alcuni omicidi e che aveva rinunciato al ricorso. I giudici della Suprema Corte hanno respinto tutti i ricorsi presentati. Respinto anche quello che era stato presentato dai difensori di Giuseppe Magro e Giuseppe Lombardo, per cui adesso la parola dovrà passare alla Procura di Enna. Giuseppe Magro Giuseppe e Lombardo, nell’omicidio Avvenia, erano gli unici che erano stati assolti in primo grado, poi in appello era stato accolto il ricorso della Procura generale, che chiedeva specificatamente di annullare l’assoluzione dei due, affinché tutti gli atti tornassero alla Procura. In primo grado Magro e Lombardo erano definiti gli esecutori materiali dell’omicidio ma, nonostante questo, furono assolti. In appello Aldo Consoli aveva indicati i due come figure a metà tra i mandanti e gli organizzatori del delitto. Ora il Procuratore di Enna Calogero Ferretti nei prossimi mesi dovrà decidere come muoversi per l’esame di tutta la situazione, dopo la decisione della Cassazione. La Procura dovrà prendere atto delle dichiarazioni di Aldo Consoli, che lucidamente ha fatto la cronistoria e le modalità con cui era stato eseguito il delitto. Intanto Magro e Lombardo, che sino ad ora non hanno ricevuto condanne, restano a piede libero, dopo essere stati scarcerati alla fine del processo di primo grado. L’avvocato Francesco Alberghino di parte civile sottolinea con soddisfazione l’importanza dei giudici della Cassazione che vogliono sia fatta luce su questo omicidio voluto ad ogni costo perchè Avvenia è stato inseguito sino a quando è rimasto ucciso. Magro e Lombardo sono difesi dagli avvocati Marco Di Dio Datola, Egidio La Malfa, Norberto Liggieri, Roberto Sardella, Walter Castellana mentre Aldo Consoli, dall’avvocato Vania Giamporcaro del foro di Caltanissetta.