Villapriolo. II° trofeo Memorial “Salvatore Laponzina”

Villapriolo. Oggi è il giorno del II° trofeo Memorial “Salvatore Laponzina” di ciclismo riservato alla categoria Mountain bike organizzato dall’Asd “Special Bikers Team” di Caltanissetta. “A partecipare alla gara -dice il presidente del Special Bikers Team, Luigi Congiu- saranno oltre 60 atleti. Tra i partecipanti, provenienti da tutta la Sicilia, vi sarà una buona presenza femminile a dimostrazione del crescente interesse che la Mtb sta sempre più riscuotendo tra le donne”. A questo proposito, a fare da madrina alla competizione (garagerà fuori gara) sarà la nissena Claudia Andolina del Team Lombardo Bike, una professionista di talento arrivata quarta nell’ultimo campionato italiano. “Per questa II edizione – aggiunge ancora il presidente Congiu- stiamo cercando di dare il meglio di noi stessi infatti tra i partecipanti vi sarà anche Alessando Spampinato, campione regionale categoria master 3 di Federazione che fa parte della mia squadra”. La gara inizierà alle ore 18 e partirà dall’ingresso del paese nei pressi del vecchio abbeveratoio e si articolerà lungo il centro storico e contrade circostanti con immissioni tratti sterrati e strade secondarie. La competizione, alla quale parteciperanno le categorie da A1 a A9 e Donne unica, si svolgerà su un circuito di 5,5 km da ripetere più volte secondo la categoria. Lodevole l’iniziativa del “Gruppo giovani” di Villapriolo che ha promosso l’evento per “ricordare la memoria di un grande sportivo ed appassionato di ciclismo, Salvatore Laponzina, scomparso nel novembre del ’98. “Un esempio di una persona per bene –dice il presidente del Gruppo giovani, Angelo Allegro- che ha seminato un sentimento di amicizia, rispetto e ammirazione in tutta la comunità villapriolese. E il fatto stesso che siamo ancora qui a parlare di lui a distanza di tanti anni dalla sua scomparsa, sta a confermare che sono stati e sono in tanti quelli che gli hanno voluto bene e gliene vogliono ancora”. La sua bicicletta, ferma ormai da 15 anni anni, è custodita come una reliquia dalla moglie Salvatrice e dalle figlie Pina, Serafina e Santina.

Pietro Lisacchi