Restauro infinito per la torre Cattedrale di Nicosia

Nicosia. Non sono stati ancora completati i lavori di consolidamento e restauro della torre campanaria della Cattedrale di San Nicola. Si tratta dell’ultimo stralcio di interventi, iniziatisi oltre 10 anni fa dal portico, proseguiti con il recupero del soffitto ligneo dipinto e con quelli sul campanile che però sembrano procedere con lentezza.
Il soffitto ligneo risalente al tardo 400 e ritenuto un’opera quasi unica per la vastità della superficie, è stato sottoposto a un lungo e delicato restauro, ultimato nella primavera del 2011. Un restauro che ha scongiurato danni irreversibili alle pitture ancora inaccessibili, perché non è stato avviato il progetto di fruibilità del tetto dipinto al di sopra della volta realizzata nell’800. L’intervento ha riguardato le pitture e le parti lignee che costituiscono la copertura originaria della Cattedrale, compromesse dagli sbalzi termici e dall’attacco di parassiti.
Il restauro ha permesso di recuperare un’opera di grande valore artistico. La Cattedrale negli ultimi 10 anni è stata sottoposta a un restauro di grande complessità e il lungo intervento doveva essere ultimato nel 2012.
L’ultima parte di lavori riguarda il restauro e consolidamento del campanile che presenta problematiche complesse che ne hanno minato la stabilità, al punto da rendere necessaria la sistemazione di una impalcatura che lo cela ormai da decenni. Il delicato consolidamento permetterà finalmente di eliminare la struttura che ingabbia la torre campanaria, ma soprattutto dovrebbe tamponare, purtroppo non risolvere, i danni provocati da interventi realizzati negli anni ’70 e ’80 che si sono rivelati devastanti.
Sono molti i beni architettonici che furono sottoposti a consolidamento utilizzando malte di cemento, ma solo negli anni successivi si scoprì che il cemento infiltrandosi negli interstizi e nei pori della pietra gli faceva perdere elasticità e resistenza, minando quindi la stabilità delle strutture. L’intervento sulla torre campanaria punta a eliminare, per quanto possibile, il cemento e consolidare le parti che hanno subito maggiori danni, ma si tratta di una operazione che sta richiedendo tempi lunghi.
In questi anni non si è provveduto a valutare concretamente come rendere fruibile il tetto ligneo che potrebbe essere uno strumento di richiamo per turisti e storici. Nell’800 venne realizzata la volta affrescata dai fratelli Manno, che ha “celato” il soffitto dipinto originario. Da allora si accede all’antica copertura dipinta solo dalla torre campanaria.