Crocetta. Pizzino 2: Gli ultimi giapponesi

Chi e’ più patriota degli ultimi soldati giapponesi? dopo almeno 30 anni dalla
fine della seconda guerra mondiale, li hanno ritrovati nelle foreste armati di
fucile, pugnale, elmetti con le foglie, pronti a sparare sul nemico. Solo che
il nemico non c’era più perché c’era la pace e che il nuovo modo di essere
patrioti non era più combattere in guerra ma quella di costruire intese,
rilanciare l’economia, costruire un tessuto democratico nuovo, un rapporto
nuovo con i cittadini. Cosí oggi, mentre la realtà ci chiede di essere tutti
quanti più responsabili, di lavorare per la ripresa economica, per
l’occupazione, di dialogare anche in modo diverso tra forze politiche
differenti, di costruire un nuovo rapporto tra partiti e cittadini, c’e’ chi
pensa ancora che essere dirigente di un partito significa solo rappresentare
una parte, appunto partito. Solo che nel nostro paese nessuna delle parti è
maggioranza ed è costretta a ragionare con gli altri, ma i partiti al loro
interno hanno più parti, aree, sensibilità culturali e, ogni parte, pretende
sempre di avere la verità. L’ultima di stamane è che io tratterei il Pd come
un ospite. E io di quale partito faccio parte? Che titolarità hanno altri
dirigenti del Pd a sentirsi più dirigenti e più rappresentativi di me?
Sicuramente ce l’hanno il capogruppo, il segretario, ma non penso che un
qualsiasi dirigente possa ergersi a rappresentare un partito. E’ un gioco
surreale , con il quale si vuole continuare a dettare, in maniera fittizia,
l’agenda delle istituzioni portando avanti la guerra da ultimi giapponesi. Solo
che io sono un uomo di pace e delle istituzioni e le rappresento
legittimamente. Sono anche anche un uomo di partito e leale verso il mio
partito, ma credo che oggi il modo di fare politica sia diverso rispetto
all’800. Il partito dialoga con la società e con essa si confronta, è il nuovo
patriottismo che abbandona le armi.