Enna. Scuola “Santa Chiara”: scontro dirigente-genitori e i bambini non entrano a scuola

Esplode la protesta nella scuola “Santa Chiara” di Enna dove i genitori hanno lamentato tutto il loro disappunto contro la dirigente dell’istituto Maria Filippa Amaradio non facendo entrare a lezione i propri figli. L’ultima goccia ad aver fatto traboccare il vaso è stata la decisione della dirigente di cambiare di classe le maestre, una scelta che la dirigente dice d’essere in linea con la riforma Gelmini, ma che non convince i genitori ormai muro contro muro con la dirigente. Per la verità la stessa aveva già indispettito i genitori negando ai bambini la possibilità di sostare nell’androne nella fascia oraria tra le 8 e le 8,30 quand’è previsto il suono della campanella per l’inizio delle lezioni.
“Una decisione che crea problemi di sicurezza perché – sostenevano ieri alcuni genitori irritati – i bambini sono esposti al passaggio di auto, ma anche al freddo, alla pioggia e a quant’altro di pericoloso”.
Questo problema, però, seppur dopo tanti mugugni assicurano i genitori, era stato risolto dopo un incontro tra la dirigente e gli assessori Di Gangi e Nasonte: “La preside pare avesse accettato la proposta d’attendere nell’androne tra le 8 e le 8,30” dicono diffidenti i genitori. Questa concessione, inoltre, consentirebbe a diversi genitori di recarsi a lavoro in tempo permettendosi di lasciare al sicuro i figli e non per strada.
Risolto un problema, ecco nascerne un altro perché sabato la dirigente – alla sua prima nomina – fa passare per le classi una circolare in cui informa le maestre della decisione di riorganizzare l’attività scolastica cambiando di classe le maestre e facendole ruotare tra di loro; anche le insegnanti, inoltre, sono state spiazzate dalla decisione della dirigente e pare non abbiano apprezzato.
“Una scelta difficile da comprendere, in questo modo ai bambini si levano dei punti di riferimento e poi fatto ad anno scolastico iniziato…” lamentano altri genitori che vedono in questa decisione più uno sgarbo che altro.
Ieri mattina, inoltre, una delegazione di genitori si è recata al Provveditorato per incontrare il dirigente dell’Ufficio Scolastico che era però fuori sede; hanno quindi parlato con un funzionario che, in attesa del rientro del dirigente Raffaele Zarbo, ha invitato i genitori a redigere una relazione illustrando quelli che sono i problemi riscontrati presso la scuola elementare. Dalla dirigente dell’istituto nessun commento ufficiale se non la giustificazione d’aver applicato solo quanto previsto dalla riforma scolastica.
I rappresentanti dei genitori insieme ad un comitato spontaneo, intanto, si sono già incontrati ieri per decidere il da farsi e se mandare i figli a scuola almeno fino a quando non verrà fatta chiarezza.


Anche questa mattina continua la protesta.