Enna. Processo Triskelion, si attendo le motivazioni delle sentenza

Enna. I sette condannati dell’operazione antimafia “Trishelion” aspettano con una certa ansia che vengano depositate le motivazioni delle condanne. Infatti a cinque mesi e mezzo dalla sentenza d’appello c’è assoluto silenzio anche perché il giudice che ha emsso le sentenze è stato trasferito. L’operazione “Triskelion” ha riguardato le operazioni che gli affiliati alla famiglia Cosa Nostra di Enna effettuavano in Lombardia. Alcuni dei condannati potrebbero addirittura evitare il ricorso in Cassazione in quanto, una volta ufficializzata la sentenza, potrebbe uscire per buona condotta. In questa vicenda c’è anche un degli imputati che è stato assolto. Si tratta di Giovanni Meo, 59 anni, ragioniere ennese presso il Comune di Cologno Monzese, difeso dall’avvocato Antonio Impellizzeri. Il penalista sta preparando tutta la documentazione perché è deciso a chiedere i danni per “ingiusta detenzione” in quanto il ragioniere è stato per tre anni in carcere prima che arrivasse il proscioglimento nei suoi confronti delle accuse. “Il caso Meo dimostra che si può partire il carcere, si possa rimanere da innocente – ebbe a dichiarare l’avvocato Impellizzeri – meno male che la Corte di appello, ha accolto le nostre ragioni, dimostrando l’assoluta innocenza del mio cliente“. Nel ricorso in appello è stata ridotta la pena di Angelo Cacici, Felice Cannata e Vincenzo Monachino da nove a sei anni; per un altro imputato da quattro a tre anni, 2 mesi e 20 giorni tanto da essere immediatamente scarcerato. Sconti di pena ci sono per i due capi del gruppo ennese Calogero Ferruggia e Giovanni Monachino, difesi e dall’avvocato Impellizzeri; Farruggia è passato da una pena quattordici anni e sette mesi a undici anni e 11 mesi; per Monachinoinvece si è passati da dodici anni e quattro mesi a nove anni e otto mesi. I difensori degli imputati sono gli avvocati Pietro Gorgoglione, Francesco Occhipinti, Angelo Tambè, Gaetana Palermo e Giovanni Palermo.