Enna. Ad Andrea Camilleri e Santi Giuffrè la cittadinanza onoraria

camilleriEnna. La notizia era stata data nel corso del congresso provinciale del partito Democratico e lo aveva detto il sindaco Paolo Garofalo nel suo intervento parlando di “Enna, città della Cultura” (vedasi: Sindaco Paolo Garofalo: Enna non ha il mare ma ha un mare di cose (!!!)), dichiarando che, al più presto, avrebbero ricevuto la cittadinanza onoraria lo scrittore Andrea Camilleri, il creatore del Commissario Montalbano, ed il dottore Santi Giuffrè, che da capo della Mobile di Enna, che è diventato vice capo della polizia. Andrea Camilleri non è uomo che ama le cerimonie, che si sposti facilmente dai suoi acciacchi a 86 anni, odia l’aereo, per cui  il suo è “un ritorno  ad Enna” da organizzare in ogni minimo particolare, senza traumi. Rivisitare Enna lo stuzzica, perché nel capoluogo ennese ha passato alcuni anni della sua giovinezza, circa tre anni dal 1946 a al 1948 ed in quei tre anni il suo rifugio preferito era la biblioteca comunale dove andava per scrivere le sue poesie ed i suoi racconti, ma anche per riscaldarsi dal freddo ennese. Ad Enna è diventato amico di Franco Cannarozzo, scrittore di gialli e di libri umoristici; nella biblioteca comunale  leggeva molto gli scrittori Francesco Lanza di Valguarnera e l’ennese Nino Savarese.  Nel 1947 vinse il premio Firenze con una commedia. Poi si trasferì a Serradifalco. Nei suoi racconti escono fuori immagini di Pergusa ed il ciclo della vita, le miniere di zolfo ed il sacrificio di chi vi lavorava per sopravvivere, nonostante i polmoni pieni di polvere, i “carusi” della miniera, le confraternite incappucciate per il Venerdì Santo degli ennesi. Amava viaggiare per i territori vicino, Calascibetta, Pietraperzia, Piazza Armerina e nei racconti del commissario  Montalbano ci sono riferimenti ben precisi di questi paesi e del loro territorio nelle inchieste di Salvo Montalbano. La cittadinanza onoraria la merita sicuramente e probabilmente l’avrà assieme ad un Montalbano più  moderno, l’ex capo della Mobile della Questura ennese, Santi Giuffrè.