Nicosia: evitato rischio chiusura Commissariato. Scontro in Consiglio su Agenzia Entrate

Nicosia.  A breve il Commissariato di Ps lascerà l’attuale sede nel quartiere Magnana e si trasferirà nell’ex palazzo di giustizia. La notizia è stata data nel pomeriggio di ieri dal sindaco Sergio Malfitano che ha incontrato il questore Ferdinando Guarino, quindi ha effettuato un sopralluogo nei locali messi a disposizione, con il dirigente del commissariato cittadino, commissario Daniele Manganaro. «A prescindere da ciò che è stato sostenuto in questi giorni – ha dichiarato Malfitano – esisteva un rischio concreto e attuale, che il Commissariato di polizia della nostra città venisse chiuso. Di fronte a questa catastrofica ipotesi ho ritenuto necessario trovare una soluzione e l’unica idonea è quella dei locali dell’ex tribunale». Il commissariato dovrebbe occupare tutto il piano della ex procura della Repubblica dove verrebbero sistemati gli uffici. Inoltre secondo quanto concordato verrebbero concessi anche quelli che fino allo scorso settembre erano gli appartamenti dei magistrati per gli alloggi di servizio del personale di polizia, oltre l’area per il parco mezzi. I locali verranno concessi in affitto al ministero dell’Interno, per circa 40 mila euro annui, somma che è quella prevista dal budget concesso alla questura di Enna. Nei mesi scorsi il prefetto di Enna Clara Minerva aveva scritto al sindaco prospettando il rischio di chiusura del commissariato se non fossero stati reperiti locali più economici rispetto a quelli della attuale sede. Malfitano, in attesa di conoscere il destino del tribunale di Nicosia, oggi accorpato a quello di Enna aveva prospettato la possibilità di concedere parte dei locali qualora fossero rimasti vuoti e a disposizione del Comune che ne è proprietario. Adesso sono stati compiuti i passaggi istituzionali e sembra che la decisione sia stata definitivamente presa. Il commissario Manganaro dovrà adesso presentare al questore la relazione sul sopralluogo svolto ieri pomeriggio, quindi se, come sembra, i locali verranno ritenuti idonei, il sindaco presenterà la proposta di locazione al prefetto Minerva e i commissariato si trasferirà. Una decisione destinata a suscitare polemiche perché si sta ancora lavorando per salvare il tribunale di Nicosia e farlo riaprire nell’ambito dei decreti correttivi. Anche nell’ipotesi che venisse riaperto il tribunale senza la procura si profilerebbe il problema degli alloggi per i magistrati, ma il sindaco ha spiegato che al momento è stato salvato il Commissariato e che qualora come si spera riaprirà il tribunale si risolveranno anche le questioni legate agli alloggi dei giudici che potranno essere reperiti riutilizzando le somme che si incassano dall’affitto dei locali per il Commissariato.

Il Consiglio comunale detta le proprie direttive sull’Agenzia delle entrate la cui chiusura è prevista entro l’estate 2014. È stato infatti votato un ordine del giorno nel quale si sottolinea che la città deve mantenere l’attuale servizio senza alcuna riduzione e si oppone all’ipotesi prospettata dal sindaco Sergio Malfitano, di mantenere solo uno sportello con circa 6 dipendenti. «L’ufficio deve rimanere – ha dichiarato il consigliere del Pd Salvatore Vega – e non pensi il sindaco di prospettare come una vittoria l’eventuale mantenimento dello sportello, perché non è ipotizzabile cedere un servizio che rischia di rimanere l’unico di questa città e che è importante perché riguarda altri Comuni vicini e quindi porta ancora utenti a Nicosia».
Il Consiglio quindi attacca Malfitano che ha annunciato un imminente incontro con i vertici della direzione regionale: «La questione va discussa a Roma – prosegue Vega – perché il piano di ridimensionamento è stato deciso alla sede centrale».
Il Consiglio ha anche dettato gli indirizzi all’amministrazione sui locali che possono essere messi gratuitamente a disposizione dell’Agenzia delle entrate: «Abbiamo indicato una soluzione che è attuabile in tempi molto brevi e che non comporta particolari oneri a carico del Comune. Abbiamo indicato quale sede dell’Agenzia delle Entrate – spiega il consigliere Carmelo Lizzo – i locali sotto i portici del palazzo di giustizia che attualmente sono destinati al centro diurno degli anziani ed alla Pro Loco. Sono locali sufficientemente ampi e che richiederebbero pochi interventi di adeguamento ad uffici. Il circolo degli anziani può essere trasferito nei locali di piazza Marconi che fino ad un paio di anni fa hanno ospitato la sede del Partito democratico. I locali sono tornati nella disponibilità del Comune e sono inutilizzati».
Il sindaco Malfitano aveva spiegato che l’Agenzia delle entrate potrebbe essere trasferita in un piano dell’edificio che ospitava il liceo classico e che attualmente è in parte destinata ad una scuola primaria. Si tratta di locali che secondo il sindaco sono idonei e che non necessitano di alcun intervento e non porrebbero problematiche relative ad allacci di nuove utenze. Malfitano ha anche spiegato di attendere indicazioni sul numero di dipendenti che rimarrebbero in servizio a Nicosia in caso di sportello funzionale, per decidere quali sono i locali che meglio rispondono alle necessità dell’Ufficio finanziario. Il Consiglio però respinge ogni ipotesi di sportello con servizi ridotti.