Autodromo Pergusa ottiene la licenza, la Pirelli prenota il circuito per cinque anni

autodromo pergusaFine settimana importante per il circuito automobilistico di Pergusa, che ha ricevuto la visita di Remo Cattini, uno dei maggiori esperti della Casai in campo internazionale, il quale ha effettuato un attento sopralluogo necessario per concedere al circuito ennese la licenza per poter organizzare manifestazioni a carattere internazionale e nazionale nella stagione agonistica 2014. Esame superato per cui, il presidente Tullio Lauria ed il consiglio di amministrazione dell’Ente Autodromo, è nelle condizioni di poter organizzare le gare automobilistiche che sono state messe in calendario: Tullio Lauria ha confermato che le gare, quelle a carattere regionale, inizieranno nel mese di aprile, ma c’è ancora da definire quelli gare a carattere nazionale ed internazionale che si possono organizzare.Ancora non si conosce l’entità del contributo della Regione, che dovrebbe essere intorno alle 300 mila euro, perché il bilancio regionale non è stato ancora definitivamente approvato, dopo le “osservazioni” del commissario dello Stato. Comunque il Consiglio di Amministrazione dell’Ente Autodromo ha sottoscritto un contratto di collaborazione con la Pirelli. In pratica l’Ente Autodromo concederà il circuito automobilistico alla Pirelli per 90 giorni l’anno e per cinque anni con un contributo di 350 mila euro l’anno. Nel caso in cui la Pirelli ha bisogno di più giorni per effettuare i test sulle gomme di gara o su gomme normali, quelli che usano gli automobilisti, pagherà un supplemento. I test della Pirelli sono importanti ed il circuito di Pergusa offre tutte le garanzie per effettuare questi test. Con questo contratto l’Ente Autodromo potrà contare su una somma discreta che consente la gestione dell’impianto ed anche la organizzazione di gare di una certa entità. Ci sono altre aziende automobilistiche che si sono fatte avanti per avere il circuito a disposizione per effettuare dei test. Questa è una strada da seguire con grande attenzione perché avere dei contributi dalla Regione diventerà sempre più difficile e senza soldi non si possono fare programmi.