Il presidente del Centro studi “sen. Antonio Romano”, Mario Orlando, l’avv. Corrado Romano, figlio del senatore che fu uno dei padri costituenti, e l’ex segretario provinciale degli anni ’50 del Pci e della Cgil, nonché per diverse legislature consigliere e assessore comunale, Pino Vicari, ieri mattina sono stati ricevuti a Palazzo di città dal sindaco Paolo Garofalo al quale hanno presentato ufficialmente un’istanza affinché si faccia promotore per intitolare, a 12 anni della sua morte, una strada cittadina all’ex sindaco di Enna Vito Cardaci. «Sindaco, sto avendo piacere di incontrarla – ha detto Corrado Romano – per prospettarle questa opportunità, se l’amministrazione comunale lo ritiene, di dedicare una strada a Vito Cardaci. Le consegniamo una petizione nella speranza che la richiesta possa trovare accoglimento». «Il fatto che ci sia una richiesta, una petizione – ha affermato Garofalo, intrattenendo cordialmente i tre ospiti – di amici di Vito Cardaci non fa ha altro che rafforzare l’idea che io ho sempre avuto di Vito del quale sono stato consigliere comunale quando lui faceva il sindaco. Ho avuto pochi maestri nella vita ma buoni. Prima di tutto mio padre, che mi ha insegnato l’onestà e il rispetto per gli altri; poi un altro maestro, quello della politica, presente qui dentro, che è Pino Vicari al quale devo tutte le mie conoscenze della campagne elettorali. E grazie a lui non ne ho mai sbagliata una; infine, Vito Cardaci, che mi ha insegnato cosa significa essere istituzione e prendersi responsabilità. L’idea di intitolare una via a Vito piace anche a me e la sottoporrò alla commissione toponomastica che sarà costituita quanto prima». «I meriti che ebbe – si legge nell’istanza – e l’enorme notorietà raggiunta nei lunghi anni di impegno in favore della città come amministratore, della scuola come dirigente scolastico e dello sport come presidente del Coni, non richiedono di dilungarsi più di tanto. Ci permettiamo quindi di proporre che a Vito Cardaci venga intitolata la strada principale del comprensorio di Santa Caterina ad Enna bassa, ancora senza intitolazione ed oramai ampiamente abitato. L’indicazione darebbe così la giusta caratterizzazione ad una zona della città assolutamente importante, che è nata e si è sviluppata anche grazie al suo contributo».
Pietro Lisacchi