Enna. Turnazione acqua dipende dal potabilizzatore di Gela

bruno franzTurnazione nel capoluogo ennese per l’approvvigionamento idrico, a causa delle riduzioni sostanziali che SiciliAcque, che gestisce la diga Ancipa e la condotta principale, ha apportato al sistema Ancipa. Riduzioni che sono state causate per rifornire idricamente Gela, dove il potabilizzatore, che riceve acque dall’invaso Ragoleto, presenta anomali e consistenti percentuali di manganese che l’impianto non riesce a dimezzare nel valore della concentrazione nell’acqua grezza in ingresso nell’impianto. E’ stato accertato che il valore dell’acqua trattata presenta una percentuale di manganese superiore ai limiti di legge. Si tratta di un guasto la cui soluzione non è rapida, per cui la criticità idrica che si presenta nel capoluogo ennese ed in altri sei comuni potrebbe continuare per più giorni.
Compensazione Riduzione – Per compensare la manca di acqua dal potabilizzatore si dovranno aumentare i trasferimenti del sistema Ancipa alla vasca San Leo di Gela. Il trasferimento comporta una riduzione di acqua a quei comuni che, attraverso la condotta principale vengono serviti dalla diga di Troina. In linea generale si tratta di una riduzione del 10 per cento nei comuni, ma le percentuali in altri comuni sono diverse. Allo stato attuale sono sette i comuni ennesi che hanno subito queste riduzioni e tra queste Piazza Armerina che dovrà utilizzare l’acqua dei suoi pozzi per avere un quantità di acqua sufficiente.
Situazione Enna – Ad Enna la percentuale si aggira intorno al 36 per cento perché allo stato attuale dalla diga Ancipa arrivano 44 litri di acqua al secondo, mentre prima era di 70 litri. Il capoluogo ennese, nel periodo estivo, ha una necessità di 110/120 litri al secondo per avere l’acqua tutti i giorni. In questo momento può disporre di 15 litri al secondo che provengono dai pozzi comunali di Bannata, Bannatella e Furma, quindi in totale ci sono disponibili 69 litri di acqua al secondo, quantità che può con sentire l’erogazione dell’acqua a giorni alterni per coprire Enna, Enna bassa e Pergusa. In qualche quartiere la crisi idrica potrebbe essere più consistente perché l’acqua non ha la pressione necessaria per arrivare ai quartieri alti. Per questa crisi idrica, nonostante la diga abbia acqua a sufficienza, non ci sono tempi certi perché non si tratta di riparare un guasto. La crisi si chiuderà quando l’acqua dell’invaso Ragoleto avrà diminuito e di molto la quantità di manganese presente. “Stiamo seguendo la situazione da vicino – ha dichiarato Franz Bruno (nella foto), presidente di Acqua Enna – comprendiamo le difficoltà degli utenti, ma bisogna aspettare che la situazione si normalizzi, ovviamente speriamo al più presto”.
Intanto anche Regalbuto, che dipende dall’acquedotto Sollazzo, da ieri avrà un’erogazione dell’acqua a giorni alterni, ma per altri motivi. Infatti si è registrata una serie di rotture lungo la condotta di adduzione al sistema distributivo,ma si tratta di un guasto che dovrebbe essere riparato in un paio di giorni.





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