Enna, primi risultati dell’osservatorio Consiglio comunale sulla sanità

malasanitàL’Osservatorio sulla sanità e sulle problematiche riguardanti l’ospedale ”Umberto I” di Enna, fortemente voluto dal Presidente del Consiglio comunale Maurizio Bruno e dalla Conferenza dei Capigruppo del Comune di Enna, in uno all’Amministrazione, e costituito in seguito al burrascoso Consiglio comunale tenutosi nel marzo scorso presso il Presidio Ospedaliero ennese, è pervenuto consapevolmente alle seguenti considerazioni:
1) l’attuale scenario nazionale e regionale nel cui contesto opera il nostro Ospedale, l’ancora più grave mancanza di una lungimirante programmazione regionale e conseguentemente locale, gli irrazionali tagli lineari nazionali e regionali hanno contribuito ad accentuare ulteriormente criticità e disservizi già presenti all’Umberto I°;
2) il tempo della protesta fugace ed occasionale è finito; vanno individuati coloro che, in qualità di Dirigenti, hanno il compito di trovare soluzioni fattibili e soprattutto condivise; ognuno deve rispondere del proprio operato assumendosi le responsabilità alle quali è preposto monitorando tanto il comportamento di chi, dignitosamente, fa il proprio dovere – e sono la maggior parte – , tanto di chi invece opera per boicottare piuttosto l’altrui lavoro.
L’Osservatorio nasce pertanto con il preciso scopo di mettersi al servizio della cittadinanza e, facendo da trait d’union fra Istituzioni e cittadino, vuol favorire, anche in quest’ambito così problematico, la partecipazione civica sia nell’attività di monitoraggio in funzione alla qualità del servizio erogato e delle relative criticità, sia nelle proposte che via via pensa di suggerire. A tal proposito è stato predisposto l’indirizzo di posta elettronica dedicato osservatorio.sanita@comune.enna.it affinché i cittadini possano interagire segnalando eventuali problemi o disfunzioni.
Grazie infatti alla fattiva collaborazione già intrapresa, tra il management dell’azienda ospedaliera, rappresentato dal Direttore sanitario di Presidio Dott. Nocilla, l’Ufficio tecnico con il Dott. Cannarozzo, il Tribunale dei Diritti del Malato con il suo presidente Sig. Lanzone ed altri Operatori sanitari fortemente motivati, si è giunti alla fase di realizzazione dei seguenti risultati:
1) riattivazione della concessione alla Ditta SAIS di Enna per l’accesso del pullman di servizio urbano all’interno dell’area ospedaliera con relativa fermata;
2) apertura del parcheggio grande, il primo entrando a sinistra, con uscita direttamente verso l’esterno (ciò non renderà più necessario fare il giro di tutto l’ ospedale con un sostanziale risparmio in Km e soprattutto una migliore fruizione delle corsie per ambulanze e mezzi di soccorso in genere);
L’Osservatorio inoltre ha in cantiere ulteriori proposte, quali:
1) istituzione all’interno del Pronto Soccorso di una più ampia e soprattutto più dignitosa sala per il triage, deviando i codici bianchi al PPI e decongestionando pertanto l’afflusso al Pronto soccorso stesso;
2) trasferimento della sterilizzazione al complesso operatorio stante che la specifica attività di collaudo è stata completata; ciò consentirebbe di razionalizzare al meglio i percorsi intraoperatori attualmente gravati da dispendio di tempo e di risorse umane;
3) il trasferimento delle sale di ostetricia al piano del suddetto Reparto;
4) l’esatta e razionale individuazione di percorsi dedicati pre e postoperatori;
5) l’allocazione delle risorse umane e tecnologiche non per mera autoreferzialità e/o logiche politico-clientelari ma seguendo una programmazione che tenga conto di riscontri assolutamente oggettivi e come tali incontestabili: controllo di gestione, occupazione dei posti letto, indice di operabilità, peso dei DRG etc…
6) reperimento di risorse aggiuntive come da art. 5, comma 9, lettera B, L.R. 5/09;
7) migrazione sanitaria;
8) informatizzazione (fascicolo sanitario, etc)
9) percorsi di ospedalizzazione domiciliare (costo degenza 160 euro/die circa rispetto ai circa 600 euro/die dell’area medica);
10) casa salute per la gestione dei cronici.