A Sferro, in pochi giorni una nuova biblioteca e 1000 testi fruibili

BIBLIOTECA SFERROSferro. Solo 80 abitanti censiti, è una frazione di Paternò a ridosso della SS 192 Ct-Pa, non ha una storia antica da raccontare, se non per la realizzazione di una stazione ferroviaria risalente agli inizi del secolo scorso, diventata in poco tempo il fulcro del tracciato ferroviario, CT-PA, importante nella spedizione di agrumi e per l’utilizzo di braccianti, agricoltori e solfatari, mentre l’agglomerato urbano si può far risalire all’epoca fascista. In questi anni, una vita piuttosto tranquilla fra attività autonoma e agricoltura e la continua migrazione di giovani verso gli studi di una grande città come Catania o Paternò. Di recente sono stati questi giovani diventati universitari e professionisti a voler puntare su qualcosa di nuovo ed importante, dotare Sferro, di una biblioteca, una sede di cultura che nasce dal niente, per ingrossarsi giorno dopo giorno e di libri e di giovani disposti a dedicare il proprio tempo per una giusta causa. Idee moderne, grazie al web, progetti europei, captati dall’esperienza di un cultore di tradizioni locali molto legato a Sferro, il paternese avv. Pippo Virgillito, che rivolgendosi ai giovani aveva detto: “Costituiamola e intitoliamola a Salvatore Quasimodo, che qui visse nel primissimo periodo della propria vita”. Infatti nell’alloggio soprastante la stazione ferroviaria, per un certo tempo, soggiornò da piccolo Salvatore Quasimodo, il cui padre era un capostazione. Un input subito recepito dai giovani Vincenzo e Salvatore Motta, Antonio Mondello, Gabriele Motta, Francesco Baialardo, Giusy Santamaria. Francesca Santamaria e Giuseppe Torrisi e tanti altri ancora che a turno presenziano la sede, ed acquisiscono donazione di testi. “Basti pensare che all’apertura della sede ad aprile -ci hanno raccontato Giuseppe Torrisi e l’avv. Pippo Virgillito- abbiamo ricevuto ben 70 volumi in donazione ed a distanza di appena un mese siamo arrivati a quasi mille testi e due grafici di artisti paternesi raffiguranti, la figura di Salvatore Quasimodo (Arch. Luigi Spoto) ed il centro storico di Sferro (PierManuel Cartalemi). Un dato questo che se da un lato ci fa piacere perchè premia la nostra caparbietà e la convergenza sulla nostra iniziativa, dall’altra ci invoglia a rimboccarci le maniche, per migliorare la struttura interna, sistemare meglio i testi e curare l’arredo. Una biblioteca, dunque, fruibile sin da oggi grazie anche al consiglio isolano di Sicilia Antica e a tutta l’amministrazione comunale di Paternò, con il sindaco Mauro Mangano in testa e gli assessori Valentina Campisano e Agostino Borzì, che hanno promesso, assieme al consiglio, un loro impegno, subito dopo la metà di Giugno, per contribuire alla realizzazione ufficiale di questo progetto culturale che coinvolge Sferro, piccola ma florida realtà, che nella pianura del Simeto ha avuto da sempre grande importanza”.

Carmelo Di Marco