Nicosia. Allevatore 31enne caricato due volte da un cinghiale: ricoverato al Basilotta escluse lesioni interne

cinghialeNuovo attacco di cinghiali in Sicilia, dove sabato scorso a Cefalù un uomo era stato ucciso e sua moglie ferita. La vittima è questa volta un allevatore di 31 anni a Nicosia in provincia di Enna, Alessandro Scardino. Stava andando a controllare il bestiame in contrada Graffagna, zona limitrofa alla riserva naturale orientata di monte Campanito Sambughetti, quando è stato aggredito da un grosso suino selvatico che ho ha scaraventato in terra, e quindi lo ha nuovamente caricato. L’uomo, particolarmente alto e robusto, è riuscito a colpire ripetutamente a calci il grosso animale, mentre accorrevano suo fratello e un’altra persone, richiamate dalle grida. Il cinghiale a qual punto è fuggito e si è inoltrato nella vegetazione. Scardino è stato trasportato all’ospedale Basilotta, dove è già stato sottoposto alla Tac, che ha escluso lesioni interne. Sono in corso ulteriori accertamenti.

Nel territorio di Nicosia si sono registrati già diversi attacchi di cinghiali e suini ibridi, che finora, non hanno avuto conseguenze gravi per le persone. La scorsa primavera un bambino di 8 anni che si era trovato davanti due grossi cinghiali era sfuggito al loro attacco rinchiudendosi in un ovile. Un un centinaio di imprenditori agricoli e residenti nelle campagne avevano dopo questo episodio sottoscritto una richiesta di interventi urgenti alla Regione. Lo scorso inverno i cinghiali, ormai usciti dall’area della riserva di Campanito Sambughetti hanno devastato centinaia di ettari di pascoli e terreni coltivati, abbattuto muretti e recinzioni e portato a termine diversi attacchi a mandrie e greggi.

Sabato scorso nelle campagne attorno a Cefalù, al limitare del parco delle Madonie, Salvatore Rinaudo, di 77 anni, era stato ammazzato da un cinghiale nei pressi della sua abitazione di contrada Ferla-Mollo. La moglie, Rosa, 73 anni, che si era precipitata a soccorrerlo, era stata ferita in modo non grave e dimessa in giornata dall’ospedale Giglio di Cefalù, dopo le cure del caso. Lunedì scorso la giunta regionale ha dichiarato lo stato di emergenza per i suini selvatici e lo stesso giorno ha presentato all’Ars una legge, immediatamente approvata in serata dall’Aula, per l’abbattimento selettivo dei cinghiali nei parchi siciliani.

“Adotterò immediatamente un’ordinanza che autorizza l’abbattimento dei cinghiali e degli ibridi fuori dalle aree delle riserve naturali”. Ha detto il sindaco di Nicosia, Luigi Bonelli. “Purtroppo era un evento annunciato – aggiunge il sindaco Bonelli – e ci eravamo già attivati per affrontare un problema che riguarda l’intera area dei monti Nebrodi. Ho già incontrato le associazioni prima dell’attacco mortale avvenuto a Cefalù”. Un nuovo incontro è convocato per il 25 agosto, ma intanto il sindaco ha deciso di andare oltre la legge varata lunedì scorso per l’abbattimento dei suidi nelle aree protette e di emettere un’ordinanza per “consentire ai cittadini di difendersi”.

Bonelli si è messo in contatto con altri sindaci dei Nebrodi e delle Madonie e in particolare con quello di Castelbuono, che aveva emesso un’ordinanza simile, impugnata però dalle associazioni animaliste e sospesa dal Tar. “Stiamo valutando la forma che eviti ricorsi e controricorsi”, assicura il sindaco di Nicosia. “Siamo dinnanzi a un’emergenza -sostiene Bonelli- prima di tutto per l’incolumità delle persone e poi per i danni, ingentissimi, provocati da questi animali, il cui numero è ormai fuori ogni controllo considerato che si parla di migliaia di capi sempre più vicini al centro abitato”. Circa un mese fa anche un allevatore di Capizzi (Messina) era stato attaccato da un grosso ibrido di suino e da mesi giungono segnalazioni di allevatori costretti a rifugiarsi nelle jeep o nelle stalle, per la presenza di branchi aggressivi.


by repubblica.it