Enna, querelle tra Amministrazione e gestori Ecopunto, doppie precisazioni

ecopunto ennaEnna. E’ nata una querelle tra l’amministrazione del Sindaco Dipietro ed i giovani gestori dell’ex Ecopunto ennese che scrivono su un social network: “Anche noi avevamo creduto che l’Ecopunto stesse nel programma di questa amministazione….. invece…. grande delusione..”, anche a seguito di una riunione senza esito a palazzo di città.
Non si è fatta attendere la risposta (pacata?) del vice Sindaco, Angelo Girasole:
“Probabilmente hanno ragione i“ragazzi” dell’ecopunto sostengono che non ne ho capito il funzionamento. Mi consola però la certezza che l’hanno capito i miei figli, avendo dato la mia famiglia un contributo continuo e costante al mantenimento in vita dell’ecopunto stesso.
Personalmente nel mio recente impegno politico ho sempre sostenuto l’utilità del servizio reso e mi sono speso per favorirne la riapertura.
Ma tutto ciò riguarda il passato recente, l’attualità impone riflessioni di altra natura che schematicamente esplicito:
1) Il sistema tariffario nel prevedere la totale copertura dei costi, assegna al Comune il compito di determinare le tariffe e provvedere alla relativa riscossione. L’ammontare pari a circa 4.000.000 di euro viene totalmente trasferito all’ATO che deve provvedere all’effettuazione del servizio. Un eventuale collaborazione, da parte dell’ATO, con soggetti terzi deve trovare le risorse nell’ambito di quelle trasferite dal Comune e non può in alcun modo prevedere un aggravio della tariffa a carico dei Cittadini, neanche camuffata sotto forma di contributo; sarebbe quest’ultimo un escamotage per aggirare la legge.
2) Dal 20 Novembre è partita la raccolta differenziata che, tra mille difficoltà, ha già raggiunto il lusinghiero risultato del 25%. Qualora l’ATO per incrementare ulteriormente questa percentuale volesse fare ricorso al contributo di un patner, quest’ultimo dovrebbe, oltre ad ottenere i giusti ricavi, farsi carico anche dei relativi costi (affitto dei locali e trasporto del rifiuto).
L’Ecopunto è disposto a fare questo? O piuttosto pensa di operare secondo le belle regole della Prima Repubblica in base alle quali al pubblico spettavano i costi ed il privato si godeva i ricavi?
3) Ammesso che l’ATO ravvisi la necessità di fare ricorso ad un patner per la raccolta differenziata, quali sarebbero gli elementi che consentono una deroga all’evidenza pubblica; forse le caratteristiche dei tre “ragazzi” dell’Ecopunto? Sono i soli belli, i soli intelligenti, i soli onesti e, non appartenendo ad alcun cerchiomagico, fanno tanto radicalchic.
Tutto ciò è sufficiente a giustificare l’assegnazione del servizio ad personam?
Va infine puntualizzato che non è costume di questaamministrazione “bacchettare” i propri Cittadini, che in questa fase di avvio della raccolta differenziata vanno anzi elogiati, ringraziati per la collaborazione ed incoraggiati a migliorare ulteriormente il servizio a dispetto delle oggettive difficoltà e degli strumentali ostruzionismi”.


Aggiormanento del 9 dicembre 2015
PRECISAZIONI DA PARTE DI: LiberAmbiente Enna – Ecopunto Enna
1- L’ecopunto è un servizio che si autosostiene attraverso la vendita del materiale riciclabile che i
cittadini conferiscono. Dalla vendita del materiale il 35% torna ai cittadini sotto forma di baratto, la
restante parte serve per pagare il lavoro, i costi di esercizio e gli oneri fiscali. I materiali conferiti
dagli ennesi presso l’ecopunto fanno parte dei Rifiuti Solidi Urbani per cui il Comune, o la società a
cui il servizio è affidato, sono gli unici per legge deputati a effettuarne la gestione. Il Comune di
Enna, come da Lei dichiarato, versa all’ATO EnnaEuno in liquidazione 4.000.000 di euro per la
gestione di tutti i rifiuti prodotti in ambito comunale. L’ecopunto fa sì che parte di questi rifiuti
vengano raccolti in un unico posto favorendone anche economicamente la logistica. L’ecopunto
intercetta, grazie al sistema incentivante del baratto, rifiuti che altrimenti finirebbero
nell’indifferenziato, consentendo quindi un risparmio per il mancato conferimento in discarica.
Inoltre il materiale differenziato conferito presso l’ecopunto contribuisce ad incrementare le
percentuali comunali di raccolta differenziata onde evitare sanzioni così come previsto dalle norme
vigenti.
Questo quadro palesa l’assoluta non incidenza economica sulle casse comunali anzi, secondo i dati
forniti dall’ATO, tramite l’ecopunto si è risparmiata una cifra di più di 100.000 euro per il mancato
conferimento in discarica. Può essere quantificata economicamente la formazione quotidiana alla
corretta raccolta differenziata presso l’ecopunto? E la formazione sulle tematiche ambientali portata
avanti gratuitamente presso le scuole, la casa circondariale, le associazioni, gli enti benefici? Di
tutto ciò la comunità non ha beneficiato? Ad essere precisi, è l’ecopunto che vanta ancora crediti per
un ammontare di circa 35.000 euro nei confronti dell’ATO per i materiali raccolti presso l’ecopunto
e di cui l’ATO ha già incassato i corrispettivi.
2- La I repubblica non ci appartiene così come la II, la III ecc.. Noi viviamo la quotidiana mancanza
di lavoro e di prospettive, noi ci confrontiamo con una realtà depressa dove anche chi come noi si
inventa un lavoro e lo mette a servizio della società deve scontrarsi con burocrazia e muri di
gomma. L’ecopunto dal Comune non ha mai ricevuto un euro, l’affitto e la gestione sono sempre
state spese a carico della cooperativa che lo gestisce. Saremmo inoltre curiosi di avere i dati ufficiali
del 25% di raccolta differenziata di cui Lei parla.
3- Per quanto riguarda l’assegnazione del servizio, la cooperativa LiberAmbiente Enna, gestore
dell’ecopunto, ha risposto nel 2012 ad una regolare manifestazione di interesse del Comune di Enna,
così come riportato in tutte le convenzioni che abbiamo sottoposto all’amministrazione. Alla
manifestazione di interesse sono seguiti un protocollo d’intesa e una convenzione analizzati dalla
lente di ingrandimento dei tecnici del Comune: il tutto è stato fatto alla luce del sole e seguendo i
criteri della legalità. Altro che belli onesti e radical chic, caso mai giovani, carini e disoccupati.