Enna. I netturbini si autotassano per comprare il carburante e assicurare la raccolta

autocompattatori rifiutiL’Ato EnnaEuno è in piena crisi ed i netturbini in segno di responsabilità e per non arrecare disagi alla città si autotassano per acquistare il carburante. Ha dell’incredibile quanto sta succedendo nel capoluogo o, sarebbe forse meglio dire, intorno alla gestione dei rifiuti che ogni giorno segna una novità. Da oltre dieci giorni gli amministrativi sono in protesta ed i sindaci si aggiornano di riunione in riunione e c’è anche qualche primo cittadino che pensa, con tutta tranquillità, che come sono state superare le altre emergenze anche questa sarà risolta con uno schiocco di dita non percependo, probabilmente, la gravità della situazione dettata dalla disperazione di chi non percepisce lo stipendio da cinque mesi.

Queste difficoltà si sono proiettate in questi giorni sul lavoro degli operatori ecologici che hanno registrato l’impossibilità anche a rifornire i mezzi ed allora hanno deciso di mettere di tasca propria i soldi per il carburante spiegandolo così: “Lo facciamo per la città e per il sindaco che ogni mese paga puntualmente quanto spetta al comune di Enna. Ma gli altri sindaci dove sono?”. A loro è andato il sentito ringraziamento di Maurizio Dipietro: “Non posso che ringraziarli per il loro senso civico. Quando si lavora in situazioni estreme non è mai facile compiere gesti del genere ma da loro è arrivato un segnale importante” ha detto il sindaco di Enna che ha invece detto di vergognarsi “per chi sta permettendo queste cose e non è in grado di garantire neanche il minimo per poter svolgere il regolare servizio”.