Enna. Non sarà aperto un centro Sprar

profughi immigratiTramonta l’ipotesi di un centro di seconda accoglienza per richiedenti di asilo. L’idea pensata nelle scorse settimana dall’amministrazione comunale aveva acceso un dibattito intenso sia tra i cittadini che all’interno della giunta che dopo il confronto aveva deciso di presentare un proprio progetto seppur restrittivo. A fermare l’idea i tempi tecnici per portare avanti la proceduta.

Tante le perplessità tra i cittadini che in passato dicono d’aver vissuto con disagio la presenza di alcuni immigrati presenti a Pergusa dove c’è un centro di prima accoglienza. Nessun caso specifico è salito agli onori della cronaca fino ad ora ma in passato da Pergusa si è alzata la richiesta di maggiori controlli specie nelle ore serali. Anche ad Enna alta si registra una cospicua presenza di comunità extracomunitarie, per lo più provenienti dall’Africa, già integrate.
“Ci siamo confrontati tanto sulla possibilità di attivare uno Sprar e alla fine eravamo arrivati alla soluzione che a certe condizioni molto restrittive avremmo presentato il progetto ma gli uffici – spiega l’assessore Fulvio Licari che ha la delega sull’immigrazione – ci hanno fatto notare che i tempi tecnici esigui non ci avrebbero permesso di assicurare l’intero iter”. Ciò non toglie, ha però aggiunto l’assessore, che se dal ministero dovesse arrivare una proroga anche il comune di Enna avanzerebbe un proprio progetto.
Ma quali erano le condizioni pensate dal comune? Partendo da un concetto molto importante legato alla solidarietà nei confronti di soggetti che soffrono, Licari ha spiegato che si è tenuta in considerazione la delicatezza del tema così come la preoccupazione dei cittadini sui fatti che si registrano nelle cronache portando l’amministrazione comunale ad ipotizzare, nella fase di predisposizione del progetto, un’accoglienza fissata a dieci persone mirando l’accoglienza ai nuclei familiari perchè è stato ritenuto che questo status avrebbe rappresentato una credenziale di sicurezza in più. Ed è su queste basi che si lavorerà in futuro se dovessero esserci nuove occasioni.