Enna. Al “Garibaldi” festeggiata la giornata dell’8 Marzo con una rappresentazione teatrale

Patrizia Fazzi 2Enna. Lo spettacolo ha avuto inizio con le danzatrici, che hanno dato vita alla metafora dei ricordi della vita della protagonista, introducendo così la pièce “Darina – una donna contro i venti e le maree”, un monologo interpretato da Patrizia Fazzi, che si rifà ad una storia vera, affascinante e sconvolgente. Con questo evento, è stato festeggiato l’8 Marzo (Giornata Internazionale della Donna), ad iniziativa del Centro di Promozione Sociale e Culturale “Fundrò”, diretto da Giuseppina Giliberto, che da diversi anni sceglie il teatro come mezzo di comunicazione efficace e innovativo quale veicolo per “accendere i riflettori sulle diverse tematiche riguardanti la sfera femminile”. Alla rappresentazione, andata in scena al Teatro Garibaldi di Enna, ha assistito un numeroso pubblico, registrando il tutto esaurito. Il testo, firmato da Salvatore Spedale, è tratto dal romanzo autobiografico “Quando Nina Simone ha smesso di cantare”, scritto da Darina Al-Joundi e Muhamed Kacimi, edito da Einaudi, che con un linguaggio asciutto, pungente e senza veli, ci parla di come la guerra distrugge cose, persone, coscienze. E’ una vicenda che ci mette di fronte alle atrocità della guerra in Libano dalla metà degli anni ’70 alla fine degli anni ’80. Darina, figlia di un giornalista e intellettuale ateo dissidente siriano, cresce secondo gli insegnamenti del padre, che le trasmette il valore assoluto della libertà e un’educazione sentimentale lontana da regole e imposizioni, che stravolgeranno la sua vita. La protagonista, dall’età dell’adolescenza sino alla giovinezza, si trova immersa in un mondo che lei non riesce a comprendere, che la trascinerà in una totale e profonda trasformazione nella sua intima sfera sessuale, rendendola una donna forte che non accetta compromessi. Ha dato il meglio di sé Patrizia Fazzi (nella foto), interpretando Darina nel lungo monologo, calamitando l’attenzione del pubblico con la modulazione della voce, con le pause e con la padronanza scenica. Salvatore Spedale, autore del testo, sceneggiatore e regista dello spettacolo, col suo lavoro, ha saputo emozionare e far riflettere il pubblico, con la complicità dell’intensa e appassionata interpretazione dell’attrice protagonista. Accattivante la performance del corpo di ballo formato da Lorella Bellomo, Paola Messina, Federica Seminara, Claudia Zorzi, allieve della scuola di ballo della “New Dases”, diretta dalla coreografa Grazia Castronovo. Hanno dato vita a quadretti di danze interconnessi alla trama del monologo, tra cui la Danza di Zorba, eseguita con suggestiva bravura, che ha raccolto applausi a scena aperta. Voce narrante di Tanina Cammarata e voce fuori scena di Salvatore Spedale. Ivana Antinoro, Umberto Alongi, Pina Assabese, Luigi Bonasera, Pino Benvegna, Paola Garra, Maria Rita Di Stefano e la piccola Iasmina Rosca, indossando i costumi del mondo arabo, hanno impersonato i famigliari della protagonista. La scena finale, interpretata da Ivana Antinoro, nel ruolo della madre di Darina, è stata toccante e sconvolgente. Essenziale e suggestivo l’impianto scenico. Le musiche sono state curate da Salvatore Spedale. Dell’associazione Fundrò i costumi, le luci di Andrea D’Amico. Tutti i protagonisti, con la coreografa e il regista, chiamati a fine spettacolo sul proscenio, hanno ricevuto un lungo, caloroso e meritato applauso da parte del pubblico.

Salvatore Presti

Salvatore Presti Enna