Enna. Ad un anno dalla sua elezione, il Sindaco Dipietro incontra la città

17.06.2016Nell’anniversario del primo anno dalla sua proclamazione a sindaco, Maurizio Dipietro ha voluto incontare la città, per fare un resoconto dell’operato della propria amministrazione. Durante l’incontro, tenutosi ieri 17 giugno in sala Cerere, i cittadini – chiamati ad esporre le proprie riflessioni, domande o proposte – pur apprezzando l’iniziativa di incontrare ed interrogare i propri governanti, hanno chiaramente manifestato quello che in questo momento è il disagio principale della città e cioè la situazione dei rifiuti che, in questi ultimi giorni, appare al limite dell’emergenza. Ma non sono mancate le critiche su altre problematiche, toccando tutti i temi cittadini più rilevanti.

Rispondendo alle questioni sollevate dal pubblico ed esponendo l’inizio di questa sua “avventura di cambiamento“, il Sindaco di Enna ha ribadito la necessità di richiamare il passato per comprendere meglio quale è il percorso finora compiuto, sebbene questo sia sembrato a molti un modo di attribuire alle precedenti amministrazioni tutte le colpe delle disatrose problematiche ennesi e di riconoscere alla propria solo meriti.

La vicenda dei rifiuti per Dipietro è irrisolvibile senza la scelta – che la sua amministrazione ha deciso di adottare – di far uscire il Comune di Enna dall’ATO Enna Euno e di costituire una società a responsabilità limitata a capitale interamente comunale (e che ha trovato il plauso del pubblico presente), oltre all’adozione di un Piano di Intervento che lunedì prossimo sarà votato dal Consiglio Comunale. Misure necessarie per cercare di superare l’eredità ricevuta, fatta di troppe assunzioni clientelari, di bollette insostenibili nel loro costo, ma alle quali corrisponde un servizio che era ed è ancora carente, cui si aggiunge la situazione dell’ATO, simile a quella di anni di letargo, dove i sindaci dei vari comuni hanno ben pensato di conferire sempre meno rispetto alle reali esigenze, impedendo il funzionamento del servizio, il pagamento degli stipendi dei lavoratori, dei carburanti, ecc.

Anche la raccolta differenziata risente della vicenda fallimentare dell’ATO, e quindi irrisolvibile allo stato attuale, mentre – a percorso ultimato – si potrà rivedere il sistema di raccolta, migliorando o addirittura sostituendo, se è il caso, il sistema del porta a porta. Quest’ultima scelta – dalla quale per la prima volta il Sindaco prende le distanze – sarebbe stata quasi obbligata, rappresentando l’unico modo per raggiungere percentuali alte di differenziata, data l’incapacità dell’ATO di un diverso investimento per mancanza di fondi. Allo stesso tempo, si potrà valutare anche la riapertura dell’Ecopunto e di altre isole ecologiche, chiesta a gran voce da molti cittadini, tra i quali una portavoce del Comitato Enna Pulita.
Un appello al senso civico e alla collaborazione è stato però rivolto ai cittadini, indispensabili per intraprendere questo percorso virtuoso che si vuole costruire. Collaborazione che sarà ben accetta in tutte le proposte che i privati intendano presentare, come l’affidamento di bambinopoli, suggerito da un cittadino.

Le stesse problematiche dell’Ente Autodromo di Pergusa – altra eredità inesistente – per Dipietro non possono essere affrontate e risolte allo stato attuale, con i meri contributi dei soci, anche aggiungendo quello della Regione, “perchè non si può pensare di far riviere le stagioni motoristiche del passato con poche centinaia di migliaia di euro”. L’unica soluzione sembra quella dell’apertura ai privati, nella speranza che entro due anni si riesca ad assicurare il rilancio dell’Ente.

enna dipietro sala cerereUna grave denuncia è stata fatta alla burocrazia comunale, al non funzionamento di alcuni uffici comunali che, non assolvendo ai propri doveri, impediscono la risoluzione di molte delle mancanze lamentate dai cittadini, come quella delle buche nelle strade o dell’apertura delle piscine comunali, non ultima quella di aver fatto perdere importanti finanziamenti alla città, denunciata da un indignato cittadino, riferendosi alla notizia dei giorno scorsi, secondo cui il finanziamento di un milione di euro per la Torre di Federico non è stato assegnato dalla Regione perché la documentazione dei progetti era incompleta.

“Sanzionerò il responsabile” … “perché nessuno può giocare con le sorti di una città” è stata la risposta del sindaco, che ha spiegato come quella tanto discussa rotazione del personale da lui attuata, era proprio volta a fare un primo passo per la soluzione di questa situazione deficitaria degli uffici comunali. Situazione dimostrata dal fatto che nonostante a dicembre l’amministrazione abbia stanziato circa un milione di euro, non si è riscontrato alcun risultato nel rifacimento sia dei campi da tennis, che dei parcheggi, e ancora della balaustra crollata al Belvedere, che è ancora nelle stesse indecorose e pericolose condizioni. Ma ribadisce la consapevolezza di avere la responsabilità di trovare la soluzione al problema.

Spiega ancora il Sindaco che l’idea di città che questa amministrazione intende seguire per il suo sviluppo socio-economico, è quella di investire su cultura e turismo. In quest’ottica rientra la scelta di partecipare alla selezione di Enna a Capitale Europea della Cultura 2020, che porterebbe i mezzi per risollevare l’economia. Sebbene ci sarebbero solo due anni di tempo per risollevare le sorti della città, che va candidata entro il 2018.

I primi risultati conseguiti dall’amministrazione si sono avuti nel rilancio di Enna come città congressuale riuscendo a portare per la prima volta il concorso della Polizia di Stato, con il relativo indotto, il Congresso regionale dell’Avis, il Convegno del Rinnovamento dello Spirito, che si terrà il 25 giugno e – si pensa – porterà un indotto di sei/settemila persone.

In questo quadro rientra la valorizzazione dei due monumenti simbolo della cultura di Enna – Torre e Castello – in ordine ai quali è stato messo a punto il protocollo d’intenti e si confida che prima dell’estate il Comune possa entrarne in possesso. Si confida inoltre che l’introito ottenuto dal pagamento di un biglietto per la visita della Torre e del Castello, possa consentire di immettere nel circuito culturale anche il Museo Alessi.

La programmazione comunitaria 2014/2020 – sollevata sia da un cittadino che dal presidente della CNA Angelo Scalzo – per il Sindaco è un’altra delle carenza delittuose delle precedenti amministrazioni. Per la prima volta nel bilancio comunale sono stati stanziati centomila euro per la progettazione necessaria alla partecipazione ai bandi comunitari.

Sul tema dell’illuminazione comunale la volontà politica dell’amministrazione è quella di concedere ai privati la ristrutturazione di queste opere che consentiranno di avere un abbattimento in percentuale, già dal primo anno, intorno al 20%, che significherebbe un risparmio di circa 200 mila euro, stante che la spesa annua comunale è di un milione di euro.

Sollevati anche i tanti problemi di viabilità, sui quali l’assessorato all’urbanistica sta lavorando per trovare le soluzioni, ma in quest’ambito particolare rilevanza hanno i problemi relativi al Viale Caterina Savoca e alla Panoramica, chiusa dal febbraio del 2009.
Per quanto il primo, la scelta di far dichiarare lo Stato d’Emergenza a seguito del crollo, è stata premiata sia dal governo regionale che da quello nazionale, perché il finanziamento di un milione e mezzo ricevuto e che arriverà a breve, consentirà il suo totale rifacimento.
Per quanto riguarda la Panoramica sembrerebbe che nei 23,8 mil. di euro stanziati dalla Protezione Civile per il dissesto che colpì oltre alla provincia di Enna, quella di Messina e Catania, sarebbe compreso anche un milione di euro a completamento dei fondi necessari per definire la vicenda della Panoramica. Il condizionale è d’obbligo perché con le amministrazioni pubbliche non si può mai dire.

Sul tema Acqua – sorvolando sull’ennesima situazione disastrosa dell’Ato Idrico, che ha comunque finito la sua vita un mese e mezzo fa, sostituita dall’ATI – Assemblea Territoriale Idrica, di cui Dipietro è presidente – il sindaco si sofferma sul risultato raggiunto proprio dall’ATI nei giorni scorsi, su sua iniziativa, e cioè la sospensione delle partite pregresse per tutto il 2016. Nei sei mesi di sospensione verrà approfondita questa e altre situazioni che hanno determinato questo considerevole aumento delle bollette. Per la prima volta la classe dirigente ha preso consapevolezza che bisogna tutelare i propri cittadini e non gli affari di pochi.
Sul deposito cauzionale, che richiede nelle bollette AcquaEnna, c’è un problema tecnico che è ancora oggetto di studio perché pare non ci sia stato un passaggio di contratti, dal vecchio al nuovo gestore. Di certo, anche in questo caso la direzione dell’Ati è che ai cittadini vada senza dubbio restituito.

In conclusione, tante prime volte e tante rivoluzioni, che tuttavia non sono ancora tangibili per i cittadini perché – come ha fatto notare un elettore un pò deluso – dopo un anno non c’è qualcosa che caratterizzi questa amministrazione.

 

Loredana Latragna