Enna: posto sotto sequestro preventivo allevamento di cani di razza pastore tedesco

allevamenti-pastori-tedeschiEnna: Nella giornata del 22/06/2016, gli agenti del Nucleo Operativo Provinciale del Corpo Forestale della Regione Siciliana, unitamente a personale medico veterinario dell’A.S.P. di Enna, a seguito di una visita ispettiva, nelle pendici del comune Ennese, hanno posto sotto sequestro preventivo, un allevamento di cani di razza Pastore Tedesco, in quanto la conduzione del canile avveniva in assenza di qualsivoglia autorizzazione, sia di carattere igienico-sanitario che urbanistico.—
L’esito degli accertamenti igienico-sanitari ha restituito dati che entrano in notevole contrasto con le caratteristiche etologiche della razza, con particolare riferimento, all’igiene del sito, ai criteri di alimentazione, agli spazi destinati ad ogni singolo animale, alla mancanza delle dotazioni previste dalla normativa di riferimento ed ai controlli periodici sanitari e visite mediche, con particolare riferimento a due esemplari affetti da lesioni cutanee diffuse su tutto il loro corpo.
Non ultimo, il canile è stato realizzato con strutture metalliche improvvisate, che occupando superfici e volumi, costituiscono variazioni definitive dell’assetto territoriale, tali da richiedere le autorizzazioni di natura urbanistica. Il tutto è immerso tra canneti e sterpaglie insecchite che costituiscono grave pericolo di incendi e quindi pregiudizio per la struttura che ospita l’allevamento.
Gli esemplari, che sono risultati ai controlli tutti provvisti di microchip, si presentavano in buone condizioni di nutrizione, per cui gli stessi, anche se oggetto di sequestro unitamente alla struttura, sono stati riaffidati in giudiziale custodia al proprietario P.G. di anni 56, con condizioni e prescrizioni tecniche. Gli investigatori pur escludendo in questa fase, che comunque rimane al vaglio dell’autorità giudiziaria, azioni dolose ascrivibili al comportamento del proprietario stesso, non escludono a suo carico evidente imperizia e negligenza nel condurre l’allevamento, tali da incorrere in reati che vanno dalle violazioni urbanistiche a quelli di detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze.