Comitato comunale UDC di Enna si estranea da partito regionale

Il segretario comunale dell’UDC di Enna, Michele Macaluso, chiarisce la posizione del Coordinamento comunale per non avere partecipato alla riunione di giorno 24 Luglio.

michele macaluso2“Molteplici sono le motivazioni che ci hanno indotto alla decisione di non partecipare a quell’evento, iniziamo col dire che il Comitato provinciale di Enna è stato gestito da un commissario nominato a settembre del 2015 e rimasto in carica per circa 11 mesi mentre la durata della gestione commissariale non poteva eccedere i 3 mesi e poteva essere rinnovata una sola volta per gravi motivi e gravi ragioni, trascorso tale termine il commissario sarebbe decaduto automaticamente e gli atti posti in essere successivamente sarebbero stati nulli. Alla scadenza del termine della gestione commissariale, in caso di mancato rinnovo dell’organo, si sarebbe dovuto provvedere alla nomina di un commissario incaricato di procedere agli adempimenti relativi al rinnovo dell’organo medesimo (Art. 20 Statuto).
Pur tuttavia, non volendo polemizzare più di tanto sulla gestione commissariale “prolungata”, evidenziamo l’approssimazione di come è stato organizzato il congresso provinciale privo del rispetto normativo e regolamentare e di qualsiasi forma sostanziale e formale. Infatti accettando, anche se scaduta, la figura commissariale esistente, al fine della convocazione del congresso provinciale sosteniamo la non opportunità di una autoconvocazione prevista invece per i Comitati i cui organi interni sono già costituiti, occorrendo invece mettere in atto quando previsto dallo statuto e cioè la convocazione ordinaria di tutti i tesserati della Provincia per l’elezione dei delegati provinciali che a loro volta avrebbero dovuto eleggere il segretario provinciale, il comitato provinciale e i delegati al congresso regionale (dal momento che lo statuto prevede infatti la distinzione tra l’assemblea dei tesserati per l’elezione del Comitato Comunale e dei delegati provinciali e il congresso dei delegati per l’elezione del Comitato Provinciale).
Inoltre, chi ha consigliato di seguire la procedura dell’autoconvocazione non sapeva che questa è prevista per i Comitati in carica, essa viene deliberata a maggioranza dei propri componenti e in ogni caso riguarda il congresso straordinaro con uno specifico ordine del giorno soggetto alla approvazione della Direzione Nazionale (e non il congresso ordinario previsto invece per l’elezione del segretario e del comitato provinciale – Art. 41 Statuto).
Nulla di tutto questo è stato fatto a dispregio dello statuto e delle regole che disciplinano i congressi !
Risultato: è stata indetta una riunione (dal Commissario o su autoconvocazione, questo non si capisce, mentre invece doveva essere indetta da un organo superiore), hanno risposto all’appello telefonico 18 persone di 6 paesi della provincia e non si capisce con quale ruolo se di semplici tesserati o di organi comunali responsabili di partito quali ad esempio le figure di delegati provinciali eletti in pre-assemblee comunali di cui però non si hanno né notizie, né verbali ufficiali che lo dimostrino, e tra un caffè e una granita, visto che si trovavano in un bar, hanno deciso di eleggere un segretario provinciale, un comitato provinciale di 24 persone (melius abundare quam deficere!) e 3 delegati al congresso regionale e tutto questo lavoro sotto l’occhio vigile e garante dell’On. Gianluca Miccichè (designato a presiedere o forse invitato non si sa da chi!).
Per non parlare dello sconvolgente scenario che si presenta a livello regionale (ne avessero azzeccata una!), dove il congresso, convocato da un segretario dimissionario per incompatibilità con la carica assessoriale e privo di un elettorato attivo per la mancanza di delegati regolarmente eletti con il nuovo tesseramento (doveva infatti essere convocato da un commissario nominato dall’organo superiore), ha eletto un segretario regionale che a sua volta ha nominato 2 vice segretari e un tesoriere con la riserva di nominare la rimanente parte del comitato in una seconda assemblea. “ABSURDUM”. Ogni commento è superfluo, in tutta questa vicenda si avverte pure la percezione del fantasma dell’UDC SICILIA in nome della quale, questi strateghi della politica, non molto tempo fa volevano commissariare il comitato di Enna per non avervi aderito e che i lettori ricorderanno come si concluse cioè con la nostra ferrea posizione di disconoscimento di quella organizzazione e la nostra fidelità ai principi ispiratori del cattolicesimo democratico dell’UDC. Oggi i novelli strateghi cercano di far confluire questa organizzazione (Udc Sicilia) in un nuovo contenitore denominato Area Popolare da costituire assieme al NCD di Alfano e tutto questo in contrasto con i deliberata della Direzione e del Consiglio Nazionale del Partito.
Purtroppo, fino a quando i Partiti verranno gestiti come “cosa propria” senza rispetto delle regole, non andremo molto avanti e si accentuerà ancora di più il distacco da parte dei cittadini dalla politica e dalle istituzioni.
Noi non siamo nuovi spettatori a questo genere di fare politica e chi ci conosce sa che abbiamo combattuto nel recente passato battaglie simili dai risvolti dimostratisi in seguito a noi favorevoli e che ci hanno premiato per la coerenza e per l’onestà intellettuale che ci contraddistingue, per questo motivo sento l’obbligo di ringraziare i dirigenti e tutti i tesserati del comitato comunaledi Enna che all’unanimità hanno deciso di condividere con dignità questo percorso difficile. Approfittiamo dell’occasione per dare una notizia, tra lunedì e martedì è prevista a Palermo una conferenza stampa da parte del designato commissario regionale, sen. De Poli assieme ai commissari provinciali delle 9 provincie siciliane. “Intelligenti pauca verba”, lasciamo alla controparte ogni commento nel merito!”.