Elia, il santo ennese venerato dalla Chiesa Cattolica e dalla chiesa ortodossa

icona-di-sElia di Castrogiovanni, il santo ennese da riscoprire con approfonditi studi sul suo passaggio terreno avvenuto in epoca bizantina e greca: questa la sintesi del messaggio conclusivo scaturito dalle dotte relazioni tenutesi nel Convegno di Studi del 27 e 28 settembre scorso nella Sala Cerere di Palazzo Chiaramonte sul tema “La figura monastica, la spiritualità bizantina e la grandiosa opera di Elia nella tradizione siciliana e calabrese”, che hanno messo in luce non solo l’asceta e il taumaturgo ma anche il battagliero difensore della fede. Ad organizzare le due giornate l’Officina di Studi Medievali, presieduta da Diego Ciccarelli, e l’Università di Palermo. Hanno aderito all’iniziativa, collaborando all’organizzazione, il Centro Studi Federico II di Enna, il Comitato ennese della Dante Alighieri, l’Accademia Pergusea, la Casa d’Europa di Enna e la Biblioteca Francescana di Palermo. L’evento ha avuto il patrocino: del Ministero per i Beni e Attività Culturali; dell’Assessorato BB.CC. della Regione Siciliana; della Sacra Arcidiocesi Ortodossa d’Italia e Malta, esarcato per l’Europa meridionale. Ai saluti istituzionali del sindaco della città, Maurizio Dipietro e dell’assessore alla cultura e P.I., Paolo Di Venti, sono seguiti i saluti del Vescovo della Diocesi di Piazza Armerina, Mons. Rosario Gisana; del presidente dell’ Officina di Studi Medievali Diego Ciccarelli; e dei presidenti del Comitato ennese della Società Dante Alighieri, Rocco Lombardo, del Centro Studi Federico II, Paola Rubino e della Casa d’Europa, Cettina Rosso. L’introduzione è stata riservata a S.E. il Metropolita Ghennadios della Sacra Arcidiocesi Ortodossa d’Italia e Malta. I lavori del Convegno sono iniziati con la relazione di Padre Alessio, archimandrita del sacro eremo della candelora di S. Lucia del Mela (ME), sul tema “L’agiografia bizantina in Sicilia e la vita di Sant’Elia di Enna”. Patrizia Spallino, dell’Università degli Studi di Palermo – Officina Studi Medievali, ha intrattenuto l’uditorio sul tema “Le fonti arabe sulla conquista della Sicilia e la Lettera di Teodosio”. Nella prima giornata dei lavori è stata ascoltata, particolarmente seguita dagli ennesi presenti in sala, l’esposizione dello storico dell’arte Rocco Lombardo che ha trattato il tema: “Sant’Elia e le tracce della sua tradizione ad Enna”. È stata quindi la volta di Federico Emma, che, con l’ausilio di foto proiettate su grande schermo, ha illustrato la genesi della Torre, detta di Sant’Elia, che la tradizione assegna al Santo, edificata nel IX secolo forse a baluardo e a difesa dell’invasione islamica. Anche il giovane studioso catanese, Roberto Raciti, ha dato il suo contributo commendando il risultato delle sue ricerche, con immagini inedite sulla famiglia dei Raciti, dalla quale il Santo discendeva. Madre Stefania, igumena del Sacro Monastero dei santi Elia e Filarete in Seminara (RC), ha illustrato la storia del Monastero riaperto nel 2005, dopo secoli di oblio, in quella località della Calabria. Infine Giuliana Rizzuto, dell’Università la Sapienza di Roma, ha parlato del Canto Liturgico Ortodosso in Seminara e nella Sicilia.
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Al termine della prima giornata del Convegno, al Duomo, nel tardo pomeriggio, grazie alla disponibilità del parroco Mons. Francesco Petralia, si sono officiati i vespri in rito ortodosso in onore di S. Elia, accompagnato da canti liturgici intonati dalle suore del Montenegro. Nel secondo giorno dei lavori, l’archimandrita Panfilo Sinaita, del Sacro Monastero dei Santi Anargiri Cosma e Damiano del monte Parnona presso Sparta in Grecia, ha parlato della “Formazione ascetica del monachesimo sinaitico nelle opere del Beato Elia il Siciliano”, seguito dall’archimandrita Porfirio, igumeno dello stesso Sacro Monastero, che ha illustrato “La lettura moderna della vita di Sant’Elia il Nuovo”. Padre Alessio ha letto la relazione riguardante “S. Elia il siciliano nell’innografia della chiesa Ortodossa” di padre Efren, del Monastero di San Dionisio, impedito a partecipare al convegno. Nelle due giornate, presso la Biblioteca comunale, in collaborazione con i bibliotecari e con lo staff dell’ufficio eventi, diretto da Sergio Maffeo, si è tenuta la mostra documentaria (libri, immagini, riproduzione di pagine inedite di Padre Giovanni de’ Cappuccini) curata da Rocco Lombardo, Federico Emma, Paolo Mingrino e Roberto Raciti che ha esposto in bacheca le mappe dei viaggi di S. Elia.
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Moderatori del convegno sono stati Rocco Lombardo, Padre Alessio e Paola Rubino che ha chiuso i lavori auspicando che questi incontri possano ripetersi, per approfondire l’operato del Santo, altrove venerato e conosciutissimo e per rinverdire nella sua città natale la devozione. Copia dell’icona del Santo, venerata nel Monastero di Seminara, è stata consegnata a padre Petralia quale dono alla Chiesa Madre. Enna, oltre a custodire la Torre di S. Elia al Carmine, ha intitolato al Santo una via nei pressi del quartiere San Leone-Cerere Arsa. Nella chiesa del Carmine una messa di rito bizantino in onore del Santo è stata celebrata nel 2011 ad iniziativa del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, delegazione di Enna, guidata da Matteo Bertino. In quell’occasione gli allievi del locale Liceo Artistico realizzarono un quadro ad olio su tela raffigurante il Santo, rifacendosi ad un antico affresco esistente al Duomo. Elia morì all’età di 80 anni presso Salonicco.La chiesa cattolica lo festeggia il 17 agosto di ogni anno.


Salvatore Presti





Salvatore Presti Enna