Buona sanità. Ringraziamenti di un cittadino all’ASP di Enna

Lettera di ringraziamento da parte di un cittadino sul servizio offerto dall’ASP di Enna presso il poliambulatorio di Enna alta. Ne riportiamo integralmente il testo:
grazie(1)Buongiorno,
mi chiamo Bruno Montalto e da quasi due anni il mio cammino esistenziale si è del tutto trasformato a causa della Bpco, una severa bronco pneumopatia cronica… Il 14 febbraio 2015 ho avuto la prima crisi respiratoria, ho pensato di morire. E invece il 18 marzo mi sono presentato nell’ambulatorio di via Calascibetta (ex Inam) per fare la prima visita pneumologica e la spirometria con il dottore Giuseppe Rossetto, incontrarlo è stata la mia fortuna più grande. L’azienda sanitaria ennese può essere orgogliosa di avere tra i suoi medici un professionista qualificato, attento, zelante e umano come lui. Mi sembrava giusto mettere a conoscenza della grande professionalità puntualità e delle doti umane di questo medico tutte a beneficio dell’Azienda. Dal primo giorno ha scelto bene il percorso terapeutico e farmacologico da farmi seguire, lo hanno confermato pneumologi e chirurghi di centri più grandi non ultimo l’Ismett di Palermo e soprattutto si è accostato alla mia persona con sensibilità ed empatia. Pur indossando un camice non si è mai mostrato saccente o scostante, abitudine che purtroppo hanno in molti e non solo a Enna. Per una persona di quasi sessant’anni trovarsi in costante emergenza e urgenza e in perenne pericolo di vita incontrare uno specialista come Lui, che speciale lo è davvero, equivale ad avere una sorta di angelo custode. Grazie ai suoi consigli e al suo interessamento, che offre a tutti i pazienti, così a Enna come al Chiello di Piazza Armerina ho appreso della possibilità del trapianto polmonare. Abbiamo intrapreso questa strada, uso il plurale perché Rossetto segue e facilita ogni mio spostamento, ogni visita diagnostica, controlla con costanza il mio precario stato di salute. La speranza di tornare a vita nuova, ricominciare a uscire e passeggiare, parlare senza affaticarmi, fare la barba senza stare male. Grazie a Giuseppe Rossetto, comunque vada vivrò più a lungo. Sono medici come lui che rendono onore all’Azienda di Enna che li ha in organico e anche alla Patria, perché mettono la loro vita, la loro conoscenza a disposizione del prossimo. Dovrebbero farlo tutti, ma così non è. Spesso si incontrano specialisti frettolosi, autoreferenziali e impegnati a far carriera politica. Prima – non so oggi – i medici facevano il Giuramento di Ippocrate, il mio medico lo rinnova ogni giorno. E per concludere aggiungo che mai una volta mi è stato proposto di fare una visita privata e quindi a pagamento fuori dalle strutture pubbliche. Questa lettera di encomio era non solo dovuta ma taciuta da troppo tempo. È poca cosa dopo avere ricevuto e ricevere aiuto ed ascolto costante, è davvero poca cosa se penso di avere una speranza alla quale aggrapparmi grazie alla devozione di un medico, un uomo che sotto il camice nasconde un grande cuore. Tanti sono i pazienti che potrebbero raccontare storie altrettanto significative sul suo operato e supporto, io sono approdato all’Ismett con serenità, per una giovane donna molto malata non ha esitato a scrivere al Miur per far comprendere alle istituzioni quali fossero le sue reali condizioni e esigenze. Se ogni medico avesse le sue doti la sanità italiana e quindi la salute degli italiani non correrebbe nessun rischio.