Il sindaco di Enna, Maurizio Dipietro, scrive al capo del dipartimento regionale della Protezione Civile, Calogero Foti per chiedere qual è l’attuale stato burocratico dell’opera di viale Paolo e Caterina Savoca e per sollecitarne la rapida definizione.

Dipietro ripercorre le fasi, dal collasso del muro, avvenuto il 1° novembre 2015, alla richiesta di stato di calamità deliberata dalla giunta e riconosciuta quattro giorni dopo dal governo regionale fino al decreto del presidente del Consiglio dei ministri che il 19 febbraio 2016 ne riconosceva lo stato di emergenza con lo stanziamento delle somme per la ricostruzione del viale.
Adempimenti, questi, fatti in poco tempo. Il 24 agosto dello scorso anno per accelerare al massimo l’iter burocratico dell’opera, il primo cittadino ennese chiese formalmente al dipartimento regionale della Protezione Civile di curare l’intera procedura di progettazione, direzione dei lavori e gara per aggiudicare l’intervento.

In attesa della risposta ufficiale dal dipartimento regionale della Protezione civile filtra comunque ottimismo sul completamento dell’iter burocratico mantenendo così fede all’impegno per affidare i lavori entro questo mese e completarli entro l’anno. i dovrebbero durare cinque mesi circa.