A Piazza Armerina ora brucia la riserva naturale di Rossomanno – Grottascura

Continua a bruciare la provincia di Enna. L’incendio divampato ieri in più focolai a Piazza Armerina ora sta bruciando la riserva naturale di Rossomanno – Grottascura. Le fiamme, nonostante 4 mezzi aerei, due elicotteri e due canadair che lavorano da ieri, avanzano da un lato verso Valguarnera e dall’altro verso Aidone, dove si registra la situazione più grave. L’unità di crisi della Prefettura, che da oltre 24 segue l’evolversi del disastro, ha disposto la chiusura della strada 288 che da Piazza porta ad Aidone. Decine le persone che hanno fatto ricorso al pronto soccorso per i fumi che ancora avvolgono le cittadine di Piazza e Aidone, migliaia gli animali morti nei roghi e distrutta la flora di centinaia di ettari di boschi. “E un disastro senza precedenti – dice l’assessore regionale, Luisa Lantieri che, stamani, insieme al capo regionale della protezione civile, Calogero Foti, ha visitato le zone colpite dalle fiamme, l’ospedale di Piazza, che ieri è stato a rischio evacuazione e la zona della vecchia polveriera , in contrada Santa Caterina, che si sarebbe dovuta bonificare ma di fatto è ancora una vera e propria bomba, relazioneremo in Giunta su tutto questo. Il territorio colpito è molto vasto e ho chiesto al presidente della Regione e al capo della protezione civile che i mezzi aerei rimangano a Piazza fino al cessare dell’emergenza”. “Da sindaco voglio ringraziare tutti i volontari e tutte le forze dell’ordine che stanno mettendo a repentaglio la loro vita a fronte di qualche idiota che in mala fede sta provando a distruggere tutto – dice Filippo Miroddi sindaco di Piazza Armerina – A questi ultimi dico che non glielo permetteremo perché ripianteremo ogni albero che è stato bruciato. Stiamo facendo il censimento dei danni e sicuramente chiederemo lo stato di calamità” .
Intanto a Piazza Armerina è ritornato il già Vescovo, Mons. Michele Pennisi, ora vescovo di Monreale.